Ben 7 chilogrammi di immondizia ingerita, tra cui buste, bustine di caffè istantaneo hanno ucciso un cervo selvatico in Thailandia.
Aveva sacchetti plastica e altri tipi di rifiuti nello stomaco il cervo selvatico trovato morto in un parco nazionale nel nord della Thailandia. Lo hanno ucciso ben 7 chilogrammi di immondizia ingerita, tra cui buste, bustine di caffè istantaneo, parti di corda di plastica e persino dell’intimo maschile.
È accaduto al Khun Sathan National Park, nel distretto settentrionale di Na Noi, dove il 25 novembre scorso un ufficiale di pattuglia ha trovato il cervo maschio di 10 anni deceduto. Dal suo stomaco sono venuti fuori anche guanti di gomma, spaghetti istantanei e un piccolo asciugamano.
“Pensiamo che avesse mangiato quelle materie plastiche per molto tempo prima che di morire”, spiega Kriangsak Thanompun, direttore del National Park, Wildlife and Plant Conservation Department.
La plastica ha molto probabilmente bloccato il suo canale alimentare, ma verranno fatte ulteriori indagini.
Sui social fioccano le critiche contro quanti frequentano il parco: “Quando vai in un parco, riprendi la spazzatura che hai creato, prenditi le tue responsabilità”, si legge.
Ed è quello che assolutamente bisogna fare, non c’è alternativa.
Secondo Kriangsak Thanompun, si sta valutando un “piano trifase” finalizzato a indurre i visitatori a raccogliere materie plastiche e altri rifiuti nell’area del parco nazionale. Il piano contemplerà anche la creazione di un comitato per gestire la gestione dei rifiuti e, infine, mirare a educare il pubblico sulla prevenzione dei rifiuti.
Quello dei rifiuti negli stomaci degli animali, di acqua e di terra, è ormai un tema quanto mai attuale e drammatico. Di mese in mese le cronache sono piene di innocenti bestiole asfissiate dalla plastica. La sua mala gestione o, peggio, la sua mancata differenziazione, sta portando anche e soprattutto il mondo animale alla deriva.
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