Un nuovo studio scientifico risolve il mistero della moria di massa di ricci di mare verificatasi nelle acque caraibiche, identificando la possibile causa. Già in passato si era assistito a eventi di mortalità di massa sempre della stessa specie di ricci
Vi sono sempre meno ricci in mare come nelle acque tra gli Stati Uniti e i Caraibi dove le popolazioni di Diadema antillarum, i ricci dalle spine lunghe, sono state decimate nel 2022. Adesso gli scienziati credono di conoscere la causa che si cela dietro questo declino.
A renderlo noto uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dai biologi marini della University of South Florida. Gli studiosi hanno identificato un patogeno unicellulare, il “scuticociliato”, come principale responsabile dell’elevata mortalità di ricci di mare.
Quest’organismo, simile al Philaster apodigitiformisera, attaccherebbe i tessuti dei ricci Diadema antillarum facendo cadere i loro aculei. Oltre a esporli inevitabilmente ai predatori, il ciliato porta alla morte degli individui infetti. I ricercatori sono giunti a questa ipotesi raccogliendo campioni in 23 siti interessati o meno dalla condizione ribattezzata D. antillarum scuticociliatosis.
Le indagini condotte in laboratorio hanno confermato la presenza di scuticociliati in grado di far perire altri ricci di mare in pochi giorni. Sorprendentemente il mistero è stato risolto in tempi più che brevi. Ci sono voluti solo quattro mesi per venirne a capo.
Avevamo una grande squadra e gli strumenti di cui avevamo bisogno per fare l’equivalente scientifico di un’indagine forense nell’oceano. Siamo un po’ sbalorditi di averlo fatto così in fretta, ha raccontato la professoressa Mia Breitbart, autrice principale dello studio.
Non è la prima volta che si documentano eventi di mortalità di massa dei ricci di mare nei Caraibi. Dal 1983 al 1984 circa il 98% degli esemplari è scomparso. Il recupero è stato estremamente complesso per via di altri fattori, che hanno degradato ulteriormente l’ecosistema marino.
È possibile che già allora la causa di questo calo delle popolazioni di Diadema antillarum sia stato proprio il ciliato, ma mancano le prove per affermarlo con certezza. I ricercatori non sanno se questo patogeno possa colpire anche altre specie di ricci di mare o se vi siano condizioni ambientali che favoriscono la sua proliferazione. Ulteriori ricerche potrebbero fornire risposte a questi quesiti e conoscere di più questo preoccupante fenomeno.
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Fonte: Science Advances
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