Sono già stati ribattezzati come gli ‘eroi dei cavalli’ perché sono riusciti a salvare questi splendidi animali da una morte certa, dovuta alla siccità e alla mancanza di vegetazione. Una storia a lieto fine quella che arriva dall’Arizona e mostra la forza di una comunità. Ma c'è ancora tanto da fare.
Sono già stati ribattezzati come gli ‘eroi dei cavalli’ perché sono riusciti a salvare questi splendidi animali da una morte certa, dovuta alla siccità e alla mancanza di vegetazione. Una storia a lieto fine quella che arriva dall’Arizona e mostra la forza di una comunità. Ma c’è ancora tanto da fare.
A inizio giugno, Paul Lincoln fuori dalla sua casa ha trovato alcuni ospiti.
“C’erano 20 o 25 cavalli con la testa bassa e tutti sembravano davvero in cattive condizioni. Ho chiamato subito la mia amica Glenda Seweingyawma, perché ho capito che erano in pericolo. Abbiamo subito riempito dei secchi d”acqua, ma per molti non ce stato nulla da fare, parte del branco però è salvo”, dice Lincoln.
I cavalli selvaggi della Montagna Grigia nella Riserva Navajo, a nord di Flagstaff si sono spostati in branco a causa della siccità e della mancanza di vegetazione. Hanno percorso chilometri per cercare una forma di sostentamento.
Paul e Glenda si sono messi all’opera facendo il possibile per questi cavalli. In poco tempo, hanno creato un abbeveratoio e fornito delle balle di fieno. Ma piano piano, la voce si è sparsa e anche i vicini hanno sposato la causa.
Foto: Lori Murphy / Wildhorse Ranch Rescue
“Una donna ha portato del fieno, un altro vicino dell’acqua. Pochi chilometri da casa nostra, c’erano altre persone che stavano nutrendo i cavalli”, continua.
“È stato allora che ci siamo resi conto che tutti volevano fare qualcosa e abbiano notato che il numero dei cavalli cresceva ogni giorno di più”, afferma Seweingyawma.
E’ stata poi creata una pagina Facebook ‘eroi dei cavalli’ della Montagna grigia in modo tale che i volontari potessero comunicare tra loro. Il gruppo ha attirato l’attenzione del Wildhorse Ranch Rescue, con sede a Gilbert, in Arizona.
” Siamo venuti a conoscenza del fatto che a causa della siccità quasi 200 cavalli sono morti. Una morte lenta e dolorosa alla ricerca di acqua e cibo”, spiega Lori Murphy, condirettore dell’organizzazione no profit.
“Questi cavalli erano vivi per miracolo: scheletri ambulanti, disidratati, affamati a causa della mancanza di foraggio, e alcuni addirittura cadevano morti per terra. Non si può rimanere indifferenti davanti a tutto ciò”, continua.
Ci sono volute circa due settimane prima che i cavalli smettessero di camminare come zombi e fossero più vigili. Nel frattempo, la comunità ha creato una base per i cavalli dove pur continuando a vivere in libertà, essi possono fermarsi a trovare cibo e acqua.
Foto: Lori Murphy / Wildhorse Ranch Rescue
“Purtroppo per colpa dei cambiamenti climatici, con la grave siccità che stiamo vivendo quest’anno, che ha prosciugato le fonti naturali di acqua in tutto lo stato dell’Arizona, prevediamo che anche con le piogge monsoniche appena iniziate, i cavalli potrebbero ancora trovarsi in difficoltà” dice Murphy.
The Animal Guardian Network ha poi lanciato una campagna donazioni per salvare i cavalli e fornire loro sostentamento.
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Dominella Trunfio
Foto cover: Sarah J Woodie