Dominella Trunfio L’ingegneria si mette al servizio della natura per evitare la morte di migliaia di animali selvatici che ogni anno, periscono a causa degli incidenti stradali. A Park city nello Utah dal 2015, si lavora per la creazione di un cavalcavia salvavita.
L’ingegneria si mette al servizio della natura per evitare la morte di migliaia di animali selvatici che ogni anno, periscono a causa degli incidenti stradali. A Park city nello Utah dal 2015, si lavora per la creazione di un cavalcavia salvavita.
Esperimenti simili, ovvero cavalcavia e ponti per la fauna selvatica esistono già in altre parti del mondo, sono opere architettoniche che consentono un attraversamento sicuro agli animali, evitando che essi siano vittime degli automobilisti.
A Park City, da tempo l’associazione ‘Save People, Save Wildlife’ opera per sensibilizzare l’opinione pubblica a trovare delle soluzioni in questo senso.
Una questione che ha trovato terreno fertile con il Utah Department of Transportation (UDOT) che ha deciso di fare un progetto per la realizzazione di un cavalcavia che potrebbe partire entro l’estate 2018.
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In passato, si era tentata la strada delle recinzioni sull’autostrada, ma il numero degli incidenti non è per nulla diminuito perché la fauna selvatica continuava a camminare a ridosso dei recinti, dando fondo in maniera inconsapevole, ad un’azione ancora più pericolosa.
Per costruire il cavalcavia servono 5 milioni di dollari, il progetto non è ancora del tutto ufficiale, ma dovrebbe essere largo 45 piedi ( poco più di 13 metri) e lungo 345 (105 metri) e collegherebbe lo svincolo di Parleys.
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Un cavalcavia probabilmente coperto di vegetazione per favorire l’accesso agli animali del luogo, in una zona che conta il più alto numero di animali uccisi dalle automobili.
Secondo l’Udot, negli ultimi due anni, sono morti oltre 120 cervi, più di 10 alci, tre puma e tanti altri animali, per questo l’unica soluzione possibile non può che essere un cavalcavia.
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‘Save People, Save Wildlife’ sta raccogliendo tramite fondi, il denaro necessario alla realizzazione.
Circa 50mila dollari sono già stati spesi per mettere in sicurezza la zona, nel frattempo che l’opera sia realizzata.
Dominella Trunfio
Foto: Udot
