Casper, cosa hanno imparato gli scienziati sul “polpo-fantasma” da quando è stato scoperto

Il suo aspetto ricorda il fantasmino Casper e per questo i ricercatori hanno chiamato così questa specie abissale che popola i fondali oceanici e che ha incuriosito gli esperti e gli utenti di tutto il mondo. A sei anni dalla sua scoperta gli studiosi hanno avanzato molte ipotesi, scoprendo di più su questa creatura spettrale

È stato soprannominato Casper perché questo piccolo animale marino assomiglia tantissimo al famoso giovane fantasma del grande schermo ma a differenza del protagonista dell’omonimo film, la sua dimora sono i fondali oceanici.

Questo cefalopode è stato scoperto per la prima volta nel febbraio del 2016 a largo della Hawaii quando grazie al veicolo telecomandato dell’Okeanos Explorer un team di ricercatori della NOAA ha avvistato un polpo fantasma a oltre 4000 metri di profondità.

Fino ad allora gli unici cefalopodi osservati a profondità simili erano stati gli Opisthoteuthis californiana, più comunemente noti come i polpi Dumbo.

Da quel primo e lontano incontro gli esperti hanno provato a dissipare il fitto mistero che avvolge la storia e l’evoluzione del polpo-fantasma Casper. Tuttavia poiché non è stato ancora possibile studiare alcun esemplare da vicino, la specie non è stata classificata.

Nel corso degli anni molti altri Casper sono stati adocchiati sui fondali marini. Tutti totalmente bianchi e pallidi e dai tentacoli corti. Ad oggi molte ipotesi sono state avanzate a partire proprio dalla colorazione di questo polpo. Come mai Casper è così pallido?

Alcuni polpi che vivono negli abissi come, ad esempio, quelli del genere Graneledone possono avere colori sgargianti grazie a cellule pigmentate chiamate cromatofori. Molti cefalopodi sfruttano queste cellule per mimetizzarsi tra i fondali e cacciare indisturbati senza doversi esporre troppo ai predatori più grandi.

Secondo Janet Voight, curatrice della sezione invertebrati del Field Museum of Natural History di Chicago, il polpo Casper potrebbe essere bianco per via della mancanza di pigmenti delle sue prede.

Ci sono poi i tentacoli corti e robusti. Le loro dimensioni potrebbero dipendere dal fatto che i cefalopodi tropicali hanno generalmente tentacoli più lunghi e sottili, cosa che non si riscontra nelle specie abissali. Il polpo-fantasma potrebbe inoltre aver sviluppato una nuova tecnica per cibarsi senza adoperare i suoi tentacoli ossia torcendo il suo corpo e utilizzando direttamente la bocca, sita nella parte inferiore, per catturare gli altri organismi.

Infine la questione delle rocce dure sui fondali oceanici. Ci si è chiesto come facciano Casper e i suoi simili a covare le uova se sui fondali oceanici non ci sono poi tante rocce dure. In precedenza gli esperti avevano supposto che le rocce dure aiutassero i polipi alla deposizione delle uova.

Casper ha mostrato che ci sono modi per aggirare il problema trovando un gambo di spugna. Si tratta di una svolta nell’evoluzione del polpo? È solo un indicatore di quanto poco sappiamo di cosa c’è laggiù, ha dettoJanet Voight.

Alcune femmine di polpi fantasma sono state osservate mentre covavano le proprie uova aggrappandosi continuamente a una spugna marina. Potrebbe essere questo il motivo per cui le femmine trascorrono molte più ore a proteggere le loro uova rispetto ad altri polpi.

Gli studiosi sperano di trovare quanto prima conferma alle loro teorie. Una cosa comunque è certa: questa specie di polpo spettrale è davvero sorprendente.

Fonte: NOAA Ocean Exploration

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