Carcere, ritiro della patente e pene più severe per chi abbandona animali in strada, primo sì al decreto

Primo sì dalla Camera: approvato in Commissione Trasporti l'emendamento che prevede l'inasprimento delle pene per chi abbandona animali, una misura che potrebbe contrastare davvero questo vile fenomeno e garantire maggiore sicurezza stradale

Via libera dalla Camera per l’emendamento discusso dalla Commissione Trasporti che tra i suoi punti tratta l’abbandono di animali. Il decreto di legge presentato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ricevuto parere favorevole.

Ad annunciarlo anche l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo per i Diritti degli animali e la Tutela dell’ambiente e tra i primi firmatari del testo.

Accolgo con soddisfazione l’approvazione in commissione Trasporti dell’emendamento alla riforma del Codice stradale che inasprisce le pene e le sanzioni amministrative per chi abbandona animali sulla strada. Il testo deriva dalla riformulazione di due emendamenti, uno dei quali porta la mia prima firma” ha dichiarato Brambilla.

L’emendamento incentrato su “sicurezza stradale e revisione del codice della strada” persegue l’obiettivo di inasprire le pene per il reato di abbandono di animali e, nello specifico, propone:

  • aumento di un terzo delle pene con sanzione di cui all’articolo 727 del Codice penale fino a 16 mesi di arresto o l’ammenda fino a 13 mila euro
  • la sospensione della patente di guida fino a un anno
  • applicazione delle pene previste per omicidio stradale o lesioni personali gravi o gravissime se dall’abbandono deriva un incidente, mortale o meno

Finalmente abbiamo un deterrente importante che ci aiuterà a combattere quella che è una vera vergogna per un grande Paese civile come l’Italia. Se la modifica, come auspico, diventerà legge, chi abbandona per strada un animale, oltre alle conseguenze penali che possono diventare gravissime in caso di incidente, rischia una pesante sanzione amministrativa con la sospensione della patente. Chi intende macchiarsi di un gesto così odioso, ci penserà due volte” ha commentato l’onorevole in più occasioni.

Gioiscono le associazioni animaliste dello Stivale, che si appellano da sempre alle istituzioni per pene esemplari. Abbandonare un animale è contro la legge, ma le condanne previste dal nostro Governo non riescono ad arginare il fenomeno.

Ogni anno volontari e organizzazioni devono far fronte a un numero impressionante di animali legati sotto al sole cocente nelle piazzole di sosta o vaganti per le strade. Nei mesi estivi, poi, gli abbandoni impennano raggiungendo il picco massimo.

L’Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha dichiarato che mediamente gli interventi di recupero di animali sono uno ogni 5 giorni. Ciò significa mettere in sicurezza ogni 5 giorni un animale di proprietà abbandonato che rischia la vita e costituisce un pericolo.

Per questo una revisione delle norme del Codice della Strada non gioverebbe solamente agli animali, ma anche all’incolumità di chi è alla guida. L’augurio è che l’emendamento sia approvato definitivamente e venga messo in pratica dando risultati promettenti.

Divergente invece la posizione della LDNC Animal Protection. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane considera l’emendamento un passo importante, ma che non sarebbe finalizzato in primis alla tutela animale.

Questa modifica rappresenta sicuramente un dato positivo, da un certo punto di vista, e speriamo che possa rappresentare un deterrente verso chi ha intenzione di mettere in atto questo orribile gesto. Quello che però lascia l’amaro in bocca è che ancora una volta la norma non prende in considerazione il trauma che subisce l’animale in sé ma punisce severamente soltanto se il comportamento causa danni gravi alle persone. La “tolleranza zero” sbandierata dalla Lega non è realmente verso chi abbandona un animale, ma verso chi – facendolo – causa un incidente stradale. Una decisione lecita, senza dubbio, ma che non ha come obiettivo primario la tutela dei nostri amici a 4 zampe” ha affermato Piera Rosati, presidente della LNDC Animal Protection.

L’associazione ricorda che anche il Codice Penale condanna chi uccide o maltratta animali tutelando il “sentimento per gli animali” e non loro stessi. Sicuramente c’è tantissimo da fare per garantire il rispetto dei diritti degli animali e offrire loro una maggiore protezione.

Sempre nell’ambito del benessere animale ricordiamo che alti due emendamenti devono essere ancora presi in esame: l’abolizione delle botticelle e carrozze a trazione animale e le misure per garantire la sicurezza degli utenti della strada nelle aree ad alta densità faunistica.

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Fonti: LEIDAALAV

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