Coltivare la terra e svolgere attività con gli animali aiuta a raggiungere l'obiettivo di rieducazione, crescita culturale e reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. Lo dimostra l'esperienza del carcere di Gorgona, l'ultima isola-penitenziario italiana
Coltivare la terra e svolgere attività con gli animali aiuta a raggiungere l’obiettivo di rieducazione, crescita culturale e reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. Lo dimostra l’esperienza del carcere di Gorgona, l’ultima isola-penitenziario italiana.
Ma tutto questo ha rischiato di finire per colpa della “spending review”, che ha dato il via alla vendita degli animali legati al progetto per la rieducazione dei 70 detenuti del carcere dell’isola di Gorgona. Da oggi, però, ci sono ottime novità. Il Governo si è impegnato “a valorizzare e promuovere buone pratiche come l’esperienza di reinserimento e recupero dei detenuti del carcere dell’isola di Gorgona attraverso attività con animali domestici”.
Lo stabilisce il punto 21 della Mozione firmata da ventitre senatori fra i quali Amati, Cirinnà, Fissore e Granaiola (Pd), Mazzoni e Bonfrisco (Forza Italia), De Petris e Petraglia (Sel), Schifani (Ncd), Repetti (Gruppo Misto) approvata ieri con 170 voti a favore e solo 3 contrari dall’Aula di Palazzo Madama, nel corso del dibattito parlamentare per la promozione della cultura contro i maltrattamenti degli animali.
“È un punto positivo di svolta per non far morire la positiva esperienza di recupero dei detenuti alla Gorgona così come le decine di animali come bovini, suini, pecore, capre, cavalli e galline che non devono essere utilizzati o venduti per la produzione e la macellazione”, dichiarano le associazioni LAV ed Essere Animali, chiedendo che il Ministro della Giustizia Orlando ora passi dalle parole ai fatti.
Basterebbe bloccare la cessione dell’attività di gestione degli animali sull’isola, recuperando intenti e professionalità che hanno consentito negli ultimi anni a questo carcere di essere un positivo esempio a livello nazionale e non solo, per il perseguimento dell’obiettivo costituzionale del recupero dei detenuti e della tutela degli animali come previsto dal Trattato dell’Unione Europea.
Roberta Ragni
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