Sempre più creature marine tropicali vengono avvistate nel nostro Mar Mediterraneo – indice dell’innalzamento della temperatura dei mari
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Un enorme pesca palla in Calabria, caravelle portoghesi in giro per il Tirreno, da Messina a Lampedusa. Si tratta di specie tutt’altro che comuni nel Mediterrano ma ormai sempre più diffuse.La colpa, neanche a dirlo, è della crisi climatica.
Non sono più eventi rati ma ormai sono sempre più frequenti. Sempre più creature marine tropicali vengono avvistate nel nostro Mar Mediterraneo – indice lampante dell’innalzamento della temperatura dei mari. Oltre che essere specie aliene alla fauna nostrana, si tratta spesso di animali velenosi e pericolosi per l’uomo.
Le cause
Non solo scioglimento dei ghiacciai ed estati senza fine – tra le conseguenze più gravi della crisi climatica c’è anche il pericoloso innalzamento delle temperature dei mari, che sta sconvolgendo i delicati equilibri marini. Da una parte i climi tropicali sempre più torridi che costringono molte specie autoctone a migrare in cerca di un habitat migliore, dall’altra i climi un tempo definiti ‘temperati’ che si stanno trasformando nell’ambiente ideale per accogliere le creature tropicali. Ecco spiegato perché la fauna dei nostri mari si sta modificando, arricchendosi di specie finora mai viste e potenzialmente pericolose per l’uomo.
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Dalla caravella portoghese…
Risale a poche settimane fa l’avvistamento, a largo delle coste messinesi in Sicilia, di alcuni esemplari di caravella portoghese (physalia physalis), un animale con tentacoli urticanti chiamata anche medusa killer. Un avvistamento che va a sommarsi alle precedenti segnalazioni provenienti dal sud della Spagna e dalla Sardegna. Dall’aspetto molto simile alla medusa, è in realtà l’unione di quattro organismi diversi detti zooidi, reciprocamente dipendenti per la sopravvivenza: è costituita da un sacco galleggiante al quale sono attaccati lunghi tentacoli (fino a 30 metri!) che sprigionano una sostanza fortemente urticante e che contengono più di dieci tipi di veleni diversi. Il suo habitat naturale è l’Oceano Atlantico ma, come abbiamo detto, le temperature troppo calde di quelle zone stanno spingendo molti esemplari della specie verso le coste del Mar Mediterraneo.
…al pesce palla
Un altro animale tropicale che sta invadendo i nostri mari e da cui è meglio tenersi alla larga è il cosiddetto pesce palla (Lagocephalus sceleratus). Sembra un pesce apparentemente innocuo, ma la sua carne contiene una tossina mortale in grado di paralizzare il sistema respiratorio di chi la ingerisce. Questa specie è originaria del Mar Rosso, ma lentamente si è spostata verso la Turchia e la Grecia, fino a raggiungere le coste dell’isola di Lampedusa. Ma c’è di più: avvistamenti del pesce palla sono stati annunciati anche in Alto Adriatico – segno dei livelli preoccupanti di tropicalizzazione delle nostre acque.
Che fare se trovi una caravella portoghese o un pesce palla
Se vedete una caravella, potete contattare l’Ispra per segnalarne la presenza all’AMP o alla email dedicata alien@isprambiente.it allegando documentazione fotografica o video.
Cosa fare se trovi un pesce palla
Cosa fare se avete visto un Pesce Palla? L’Ispra suggerisce innanzitutto di evitarne il consumo visto che la tossina mantiene il suo effetto anche dopo la cottura. Poi è bene fotografarlo e mandare una mail con lo scatto e il luogo all’indirizzo mail pescepalla@isprambiente.it.
Fonti di riferimento: Ispra
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