Sono un veterinario e ti spiego perché il modo in cui il cacciatore soccorre il suo cane nel video virale su TikTok è scorretto

Il video virale del cacciatore che soccorre il suo cane salvandolo mostra in realtà un soccorso scorretto, che non andrebbe effettuato in questa maniera. Lo sostiene un veterinario, spiegando come mai il comportamento dell'uomo avrebbe potuto mettere a repentaglio la vita dell'animale

Da alcuni giorni sta circolando sulla rete un video ambiguo in cui un cacciatore, nel corso di una battuta di caccia con alcuni compagni, si fionda sul suo cane in un disperato tentativo di “salvare” l’animale. Il cane, disteso sul terreno, è in evidente difficoltà.

Quotidiani locali e nazionali hanno titolato l’accaduto come un intervento salvavita nel corso di un infarto, in un elogio del cacciatore-soccorritore, amico degli animali (solo dei quattrozampe, si intende).

Ma che cosa è successo esattamente? Il povero cane ha avuto davvero un infarto? E le procedure eseguite dal cacciatore possono essere considerate corrette? A fare il punto della situazione è il medico veterinario Luca Giansanti.

Il dottor Giansanti ha spiegato suoi suoi canali social che il video divenuto virale sulla rete non genera solamente confusione poiché non si tratta affatto di un infarto, ma – fatto ancor più grave – mostra una manipolazione scorretta da parte del cacciatore.

Partiamo dal primo punto. Il cane da caccia non è stato colto da un infarto miocardico, condizione che si verifica raramente nei cani e nei gatti, ma da una crisi epilettica. Ciò è evidente dalle convulsioni, dagli arti contratti, dai movimenti involontari.

La reazione del cacciatore è immediata e consiste nell’effettuare un massaggio cardiaco con forza, nel chiedere la cooperazione degli altri cacciatori per avere un coltello tra le mani e incidere l’orecchio del cane. Niente di più sbagliato e lo dicono gli esperti.

Il cane non ha coscienza, non dobbiamo fare nulla di tutto ciò. Tutto ciò che vediamo nel video è sbagliato e il cane si sarebbe ripreso autonomamente anche senza tutto lo stress impartito dalle mani manipolazioni errate ” spiega e scrive il veterinario.

Non serve nemmeno dar da bere all’animale o somministrargli il cortisone tramite compresse, che potrebbero raggiungere invece le vie aeree. Insomma l’intera operazione così come mostrata è sbagliata e può mettere a repentaglio la vita dell’animale, invece che salvarla.

@dr.luca_vet

#duetto con @Andrea Rosas #Viral #infarto #epilessia #sbagliato #divulgazione #divulgazionescientifica #consigli L’infarto miocardico è un evenienza molto rara nel cane e la RCP (rianimazione cardio polmonare) dovrebbe essere effettuata secondo delle linee guida che la rendano funzionale e dopo essersi accertati che il cuore non batta più! Ovviamente non stiamo parlando parlando del caso in questione che mostra una crisi epilettica completa, in cui il cane perde conoscenza e inizia a perdere urine saliva e a “pedalare” (si tratta di contrazioni muscolari involontarie)! Tutto ciò che vediamo nel video è sbagliato e il cane si sarebbe ripreso autonomamente anche senza tutto lo stress impartito dalle mani manipolazioni errate! Ricordatevi che in caso di crisi epilettica bisogna cercare di mantenere il sangue freddo, riprendere il soggetto con un video così da farlo vedere al veterinario in vista della diagnosi del terapia, preservare il corpo degli animali dagli urti evitando di avvicinarci con le mani alla bocca onde evitare di prendere morsi durante la chiusura involontaria della mandi! Bisognerebbe creare un ambiente il più buio e silenzioso possibile… e per i soggetti che manifestano più crisi epilettiche nel corso del tempo è bene segnare l’entità, la durata e la data della cri per tracciare uno storico utile alla modifica del protocollo terapeutico! Ricordiamo che il cortisone non ha alcun effetto anche se iniettabile in questi casi mentre il diazepam per via intra retta può rivelarsi utile nelle crisi di lunga durata o nelle crisi “a grappolo”

♬ suono originale – Andrea Rosas

È importante fare chiarezza poiché altre persone, inconsapevolmente, potrebbero imitare il comportamento di quest’uomo in situazioni di emergenza, facendo affidamento a ciò che viene mostrato nel video.

No, quindi, non è così che bisogna intervenire in caso di crisi epilettiche nel cane. Il dottor Giansanti ci spiega cosa fare per aiutare davvero l’animale.

Ricordatevi che in caso di crisi epilettica bisogna cercare di mantenere il sangue freddo, riprendere il soggetto con un video così da farlo vedere al veterinario in vista della diagnosi del terapia, preservare il corpo degli animali dagli urti evitando di avvicinarci con le mani alla bocca onde evitare di prendere morsi durante la chiusura involontaria della mandi! Bisognerebbe creare un ambiente il più buio e silenzioso possibile. […] Ricordiamo che il cortisone non ha alcun effetto anche se iniettabile in questi casi mentre il diazepam per via intra retta può rivelarsi utile nelle crisi di lunga durata o nelle crisi “a grappolo””

Utilissimo è tenere un diario dove annotare data, ora e durata della crisi epilettica qualora non si trattasse di un episodio isolato e sentire quanto prima il parere del proprio veterinario di fiducia.

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Fonte: dr.luca_vet​/TikTok

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