In un evento dedicato alla razza brachicefala del Carlino, organizzato in Toscana, sono state raccolte e donate scatolette ai cani dei canili. Il gesto è sicuramente lodevole, ma il messaggio da diffondere è un altro. Sensibilizziamo le persone all'adozione, la razza non conta
Si sono concluse da poco nelle campagne di Livorno le Ugopiadi, le “Olimpiadi dei cani Carlini“, evento che dal 2004 raduna gli esemplari brachicefali in Toscana. I quattrozampe provengono da tutta Italia, talvolta dall’estero, e si incontrano in un appuntamento dal tema differente di anno in anno.
Nelle Ugopiadi i cani si sfidano in maratone, staffette e sfilate dove viene premiato il talento e la bellezza di questi animali, di razza. Non mancano neppure i costumi con allegri Carlini travestiti da giullari, leoni o poliziotto.
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Come già fatto in passato, anche la diciottesima edizione ha previsto la donazione di cibo umido ai cani più sfortunati, quei cani che non partecipano a contest di questo tipo e che trascorrono giorno dopo giorno dietro una gabbia.
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È così per gli ospiti del Canile Baffi e Code di Livorno, che ancora attendono una famiglia. A loro sono destinate le scatolette raccolte nel corso delle Ugopiadi. Ma basta una donazione per dare risalto al gesto nell’ambito di evento di Carlini?
Ben vengano le iniziative benefiche a sostegno di realtà come Baffi e Code, ma se a sponsorizzarle sono contesti in cui si esalata una determinata razza canina allora forse il senso un po’ di perde. Anche per le Ugopiadi in ricordo del Carlino Ugo originario da un allevamento lager dell’Europa orientale, la cui storia fa riflettere sull’importanza di informarsi sulla provenienza degli animali.
Il messaggio che deve passare è che i cani vanno adottati, indipendentemente dalla razza, non acquistati dai negozi o dagli allevatori di fiducia.
Per moltissime famiglie che desiderano unicamente avere un cane di razza, come un Carlino ad esempio, quei cani sono invisibili. Non esistono, punto. Dobbiamo dare visibilità ai cani dei canili, non solo scatolette.
Bisogna far capire alle persone che il pedigree non ha alcuna importanza, che l’adozione deve essere una scelta che parte dal cuore, non dal voler accogliere l’animale perché è un Maltese, un Golden Retriever, sequestrato magari dai traffici dall’Est.
Tutti i cani sono compagni di vita meravigliosi, in gradi di donare amore sconfinato. Tutti meritano una casa, cuccioli, esemplari adulti e cani anziani. Non dimentichiamoci di loro.
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Fonte: Ugopiadi
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