Ucraina: altri 36 cani di un rifugio a sud di Kiev sono stati messi in salvo dalla LAV

La Lega Anti Vivisezione è riuscita ad entrare in Ucraina e a mettere in salvo altri 36 cani dopo i 9 che erano già arrivati in Italia nei giorni passati

Nei giorni scorsi i volontari italiani della LAV, la Lega Anti Vivisezione, erano riusciti a salvare 9 cani di cui 8 cuccioli ed un adulto a Beregszasz al confine con l’Ungheria. (Leggi anche: Volontari italiani portano in salvo 9 cani abbandonati al confine ucraino. Adesso cercano casa) Ma la missione dell’ente era tutt’altro che volta al termine, anzi si può dire che questo primo salvataggio sia stato solo l’inizio perché dopo un viaggio estenuante durato 4 giorni e dopo 3000 km percorsi attraversando i confini di 3 Stati, l’Unità d’Emergenza della LAV è riuscita finalmente ad entrare in Ucraina per mettere in salvo altri animali.

Grazie alla cooperazione con l’associazione Four Paws, i volontari LAV hanno portato via 36 cani da un rifugio a Čerkasy, una cittadina a sud di Kiev, dove gli animali erano condannati a morte certa poiché rimasti senza né cibo né acqua. In loro soccorso però sono giunti i volontari della onlus italiana che hanno immediatamente messo in sicurezza gli animali, nutriti e sottoposti a controlli veterinari.

Sono cuccioli e adulti, di taglia grande e piccola. Tutti diversi ma con una cosa  in comune: hanno conosciuto l’orrore della guerra”

scrive la LAV che annuncia che 10 di questi stanno per arrivare in Italia, mentre per gli altri 26 dovranno essere sottoposti ad una quarantena di 30 giorni in Slovacchia, ma sono stati già vaccinati, microchippati ed i loro passaporti europei sono già pronti.

Questo il video emozionante che mostra il salvataggio degli animali.

Dei 10 cani che hanno attraversato il confine italiano, 9 verranno stallati e gestiti da associazioni nazionali con cui la LAV collabora che si occuperanno di trovare loro una nuova famiglia.

Fonte: LAV

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