La Turchia punta a sopprimere 4 milioni di cani randagi se non saranno adottati entro 30 giorni

Troppi cani randagi in Turchia, con un disegno di legge che propone la cattura di massa e l’uccisione dei quattro zampe che non vengono adottati entro 30 giorni

A Istanbul migliaia di persone hanno manifestato contro un disegno di legge che propone la sistematica eutanasia per i cani randagi che non vengano adottati entro 30 giorni. Sotto slogan come “Non state in silenzio, dite no al massacro”, i manifestanti si sono radunati in piazza Yenikapi per esprimere il loro dissenso.

Il disegno di legge, sostenuto dal partito di governo AKP, vorrebbe sopprimere circa quattro milioni di cani randagi in Turchia. Secondo le stime ufficiali, nel 2022 il Ministero dell’Agricoltura aveva riportato un numero di dieci milioni di randagi. La proposta prevede la cattura in massa, la sterilizzazione e l’inserimento di microchip, seguiti dall’eutanasia per i cani non adottati entro un mese.

I sostenitori degli animali di tutte le età e orientamenti politici si oppongono fermamente alla legge, chiedendo campagne di sterilizzazione sistematiche invece di soluzioni drastiche. Inoltre molti temono che i gatti possano essere i prossimi obiettivi.

Il problema dei cani randagi riguarda i casi di rabbia

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che i cani randagi sono un problema, citando un aumento dei casi di rabbia. Ha sostenuto che sono necessari metodi più radicali per affrontare la questione, promuovendo campagne di sterilizzazione e adozione per evitare di dover ricorrere alla soppressione. Tuttavia le paure che ci si avvii ad uno sterminio di massa restano.

Cani e gatti randagi sono parte integrante della vita quotidiana in Turchia, con molte persone che si prendono cura di loro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera effettivamente la Turchia un paese ad alto rischio per la rabbia. Negli ultimi cinque anni, ci sono stati almeno 55 decessi causati da cani, sia per morsi che per incidenti stradali. Una legge del 2021 obbliga i comuni a creare rifugi per animali, ma la maggior parte dei comuni turchi non ha ancora adempiuto a questo obbligo.

Incidenti recenti, amplificati dai media e dai social network, hanno scosso il paese e alimentato il dibattito. Nonostante la controversia, il governo turco insiste sulla necessità di trovare una soluzione efficace per il problema del randagismo, bilanciando la sicurezza pubblica e il benessere animale. Ma davvero l’uccisione di tutti questi poveri animali è la “soluzione”?

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Fonte: Reuters

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