Trovate polpette avvelenate nel parco di un centro commerciale a Roma, ecco cosa fare

Delle polpette avvelenate sono state ritrovate nei giorni scorsi nei giardini del Centro commerciale Primavera a Roma. Essendo queste aree molto frequentate dai proprietari di cani, il rischio per gli animali è altissimo. Già una cagnolina è stata ricoverata dopo averne ingerita una

Nel quartiere romano Centocelle, che si estende a sud-est della capitale, è allerta per il ritrovamento di alcune polpette avvelenate che qualche malintenzionato ha posizionato nei giardini adiacenti il Centro commerciale Primavera.

Le polpette sono state avvistate da alcuni volontari animalisti che le hanno da subito rimosse e hanno sporto denuncia ai Carabinieri, lanciando intanto l’allarme sui social e sui gruppi Whatsapp. La situazione è stata segnalata anche al Municipio, ma una cagnolina sarebbe già stata ricoverata in gravi condizioni per averne ingerita una. Ed è proprio questo quello che si dovrebbe fare quando si trovano delle polpette avvelenate (bravissimi!).

La voce si è diffusa molto velocemente tra associazioni e residenti che invitano le famiglie con cani e bambini a tenere gli occhi ben aperti nei pressi del Centro commerciale Primavera e nelle aree limitrofe. Anche Maurizio Lombardi Leonardi, Responsabile Dipartimento Nazionale Tutela e Benessere degli Animali, ha provveduto a sporgere denuncia contro ignoti.

Si spera adesso che le telecamere poste nella zona possano aver ripreso il volto del colpevole per poterlo identificare.

Un gesto così orribile e pieno d’odio ci fa capire fino a che punto possa giungere la crudeltà umana verso un altro essere vivente. Alcuni dei veleni utilizzati possono provocare la morte del cane anche nel giro di minuti, mentre in altri casi l’agonia è lenta e i sintomi di avvelenamento si presentano dopo parecchio tempo.

Cosa fare in caso di ritrovamento

Collocare esche, polpette e altri bocconi avvelenati è reato punibile dalla legge. Il ritrovamento di questi deve essere documentato e denunciato alle forze dell’ordine in quanto forma di maltrattamento degli animali.

L’Ordinanza ministeriale del 07 settembre 2020 ribadisce tale divieto, ricordando che “la presenza di veleni o sostanze tossiche abbandonati nell’ambiente rappresenta un serio rischio per la popolazione umana, in particolare per i bambini, ed è anche causa di contaminazione ambientale e di danni al patrimonio faunistico”.

Di recente è stata sviluppata una applicazione gratuita proprio per segnalare la presenza di polpette avvelenate sul territorio nazionale. Il suo nome è Pet Danger e l’ideatrice è Giulia Francalancia, una ragazza italiana specializzata nella programmazione informatica.

Fonte: Lombardi Leonardo Maurizio/Facebook

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