La terribile storia (a lieto fine ) di Titano, il mastino sepolto in fondo a un burrone

Titano è stato salvato da una morte atroce in un burrone, grazie alle segnalazioni di alcune persone e all’intervento dell’Associazione Tara

Titano è stato salvato da una morte atroce: un dolcissimo mastino che il destino (o la cattiveria umana) aveva gettato in un burrone, è stato trovato in tempo, grazie alle segnalazioni di alcune persone e all’intervento dell’Associazione Tara, impegnata nella salvaguardia degli amici a quattro zampe. La sua storia fa piangere, ma il suo salvataggio rincuora.

Non sappiamo cosa sia successo prima, perché il cane sia finito in quel burrone a Jaén, tra i comuni di Santo Tomé e Quesada (Spagna), ma sul suo corpo ci sono da profondi ferite, il che indica una caduta violenta (accidentale o dolosa non è noto).

E sappiamo che ha rischiato di morire tra atroci sofferenze, per il freddo e la fame, ma soprattutto che qualcuno lo ha salvato e portato dove sta ricevendo le cure di cui ha bisogno. Ha tra gli 8 e i 10 anni, età che non aiuta la guarigione immediata, ma la speranza ora è accesa.

Lo hanno trovato due lavoratori stagionali, che però non sapevano come aiutarlo. Stando a quanto riportato dal portale locale 20minutos, Titano era ferito e spaventato, come a  chiedersi perché era lì e cosa gli sarebbe accaduto ancora, e si trovava a più di 300 metri dalla strada, in un burrone di circa 15 metri con una pendenza del 70%. Per questo i due hanno preferito chiamare un amico più esperto che a sua volta ha contattato l’Associazione Tara.

Titano aveva una ferita alla spina dorsale che sanguinava ancora, e per spostarlo, a causa del suo peso e della difficoltà del terreno, sono passati 30 minuti per fare duecento metri, ma una volta montato sull’auto è stato portato immediatamente dal veterinario.

Il cane non aveva chip e nessuno aveva mai visto un esemplare con quelle caratteristiche nella zona, quindi non si sa chi possa essere il proprietario. Non riesce ancora a camminare, ma inizia ad avere sensibilità alle gambe, il che fa ben sperare in una buona ripresa.

“Oggi possiamo finalmente dire che [Titano] è più calmo, si lascia accarezzare ed è consapevole di aver ricevuto aiuto, di essere stato salvato – scrive l’Associazione sulla sua pagina Facebook – […]  Ieri la sua vita era in un abisso, solo, sepolto, congelato, affamato… Ringraziamo le persone che l’hanno trovato e che ci hanno avvisato”.

Per chi volesse aiutare, l’Associazione raccoglie dei fondi (i dettagli sulla pagina Fb).

Coraggio Titano, ce la farai!

Cover: ©AsociacionTARA/Facebook  

Fonti: 20minutos / Asociacion Tara/Facebook

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