Strage di cani randagi in Marocco per “ripulire” le strade per i Mondiali per club FIFA

Orrore in Marocco dove centinaia di cani sono stati uccisi per ripulire le strade di Tangeri in occasione dei Mondiali di calcio per club. Il Marocco ha sterminato animali randagi come denunciano gli animalisti locali, che temono che la situazione possa riproporsi dopo la candidatura del Marocco a ospitare la Coppa del Mondo di calcio del 2030

Sono centinaia se non migliaia i cani randagi avvelenati, sparati e massacrati in Marocco per liberare le strade del Paese in occasione del fischio d’inizio della Coppa del Mondo per club della FIFA, inaugurata a Tangeri lo scorso mercoledì 1 febbraio.

Vengono catturati o ammazzati sul posto e il loro corpi ammassati e portati via per “ripulire” i quartieri e dare l’idea di una città “più curata”. Una misura che abbiamo visto con occhi sgomenti e denunciato agli Europei di calcio in Ucraina nel lontano 2012, ma anche nei recenti Mondiali in Qatar.

A denunciare quanto accaduto in Marocco gli animalisti e i volontari di alcune associazioni locali che hanno fatto e stanno facendo di tutto per sottrarre i cani a una morte atroce. Tra queste vi è il rifugio SFT – Animal Sanctuary, che nei suoi locali ha accolto quanti più cani possibili per tenerli lontani dalla stradaSono tantissimi, tutti raccolti in una o due stanze. Regolarmente censiti e sterilizzati dalla fondazione per contrastare il randagismo.

cani Marocco

@SFT – Animal Sanctuary/Facebook

L’unica soluzione possibile per proteggerli dalle ondate di violenza che hanno interessato il Paese nelle scorse settimane malgrado il disappunto dei cittadini. La maggior parte della comunità di Tangeri, come SFT – Animal Sanctuary ha dichiarato, si è detta assolutamente contraria a questi orribili abbattimenti.

Gli stessi residenti hanno più volte allertato il rifugio alla vista di randagi, provando a metterli in sicurezza in attesa dell’arrivo del team. Questo però non ha impedito la mattanza. Si è ancora troppo lontani dal poter parlare di benessere degli animali nonostante l’impegno degli animalisti. La fondatrice del SFT – Animal Sanctuary Salima “Sally” Kadaoui e il suo staff cercano di educare la popolazione al rispetto e alla cura degli animali abbandonati.

Noi come esseri umani con il privilegio di un’istruzione abbiamo il dovere di prenderci cura di tutti gli esseri viventi, umani, animali e del nostro prezioso Pianeta che ci ospita. Per favore Marocco, fermiamo le barbarie e mostriamo al mondo che siamo un esempio da seguire dove uomini e animali vivono in armonia. I bellissimi randagi rendono il Paese molto più bello. Dobbiamo solo mantenerli tutti sani e in salute. Così tante persone nella comunità aiutano i randagi ed è meraviglioso, ha detto Kadaoui.

Con la candidatura del Marocco a ospitare la Coppa del mondo di calcio nel 2030 i volontari temono che questa strage possa ripetersi. Per questo è doveroso denunciare quanto avvenuto nel Paese affinché l’opinione internazionale ne venga a conoscenza e si cambi totalmente approccio.

Saremmo felicissimi se nel 2030 il Marocco potesse ospitare i Mondiali, ma vogliamo assolutamente che i nostri randagi siano al sicuro, ha concluso Kadaoui.

Ogni anno in Marocco migliaia di cani vengono uccisi sia per la paura di contrarre la rabbia che come tentativo per tenere sotto controllo il numero delle nascite di randagi. Il SFT – Animal Sanctuary è attivissimo in questo campo e con i suoi progetti si impegna per cambiare la mentalità dei cittadini. Il rifugio è la casa di 400 cani, tra cui alcuni disabili, oltre 100 gatti e asinelli. 

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Fonte: SFT – Animal Sanctuary/Facebook

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