Se noti questi 3 sintomi nel tuo cane, sono segnali di una carenza “ancestrale”nella sua dieta

Ci sono segnali che il cane ti manda, cercando disperatamente di comunicarti qualcosa. Questi 3 sono essenziali per monitorare la sua salute

Se hai notato nel tuo cane problemi di digestione, un pelo non più così lucido come prima o un comportamento più moggio del solito, allora probabilmente non sta assumendo tutti i nutrienti di cui ha bisogno, ma potresti rimediare con degli accorgimenti che sono perfetti sia per una alimentazione casalinga che per una dieta a base di crocchette.

Per configurazione fisica il cane ha bisogno di nutrienti essenziali che assumeva in natura cibandosi della carne delle sue prede, a volte dell’intero animale, ma dato che oggi ciò non è possibile, una alimentazione ottimale deve far fronte a queste esigenze come sostiene Cinzia Signoretti, educatrice cinofila e tecnica esperta in dietetica e nutrizione veterinaria, e tener conto di quello che lei chiama “vantaggio ancestrale” che si basa sulla conformazione naturale del cane, sulle sue caratteristiche anatomiche che sin dalle origini hanno consentito agli antenati dei cani, i lupi, di evolversi e di nutrirsi di determinati cibi piuttosto che di altri.

Il vantaggio ancestrale va ripristinato per fornire all’animale una alimentazione ottimale che nel caso di carenza nutrizionale si manifesta attraverso 3 campanelli d’allarme:

  1. perdita di pelo o pelo opaco e ispido è indice di una carenza di amminoacidi essenziali, di proteine che vengono assunte dalla carne. Per costituzione i cani sono portati a mangiare tanta carne, hanno infatti denti affilati progettati proprio per lacerare i pezzi di carne.
  2. pelle irritata e pruriginosa è invece indice di una carenza di minerali essenziali che non vengono assimilati dalla dieta e che portano anche problemi ai denti e alle gengive.
  3. problemi digestivi che rappresentano una carenza di batteri buoni presenti nella carne cruda che aiutano il cane a scomporre il cibo, ingerire i nutrienti fondamentali e proteggersi da agenti patogeni nocivi.

Secondo l’esperta, non è importante quanti integratori l’animale riceva o la qualità del cibo acquistato poiché oggigiorno in commercio non si trovano alimenti per cani in grado di nutrire in maniera ottimale il nostro amico a quattro zampe e la prova è proprio sul retro della confezione dei croccantini. Se diamo uno sguardo agli ingredienti, notiamo infatti che le percentuali di carne sono bassissime e sono precedute da cereali, nel migliore dei casi riso e quinoa.

Aggiungere all’alimentazione del cane pezzi di carne cruda o organi di altri animali, di cui si nutrono in natura i lupi, non è una scelta accolta di buongrado oltre che fattibile in termini economici a lungo andare, per questo l’esperta cinofila consiglia di arricchire i pasti del cane con vegetali quali carote e zucca o altri prodotti di origine animale come le uova cotte che sono anch’esse dei nutrienti perfetti e a portata di tutti.

Se vuoi sapere di più sull’argomento, in questo video sono spiegati i concetti in maniera più approfondita.

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