Quanto deve mangiare un cane? E cosa dargli da mangiare? Cibo casalingo o industriale? Tutti i consigli
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La dieta dei vostri amici e compagni di vita a quattro zampe è un elemento importantissimo nella loro cura. L’alimentazione corretta, come per noi umani, determina infatti lo stato di salute e la durata della vita dei nostri amici a quattro zampe, al contrario, errori alimentari possono causare numerose patologie nutrizionali ed accorciare la loro aspettativa di vita.
Un regime alimentare deve variare nel corso degli anni e la dieta dei cuccioli sarà diversa da quella dei cani adulti e poi in quelli anziani, a causa delle esigenze nutrizionali delle varie fasi di vita.
È fondamentale rivolgersi sempre al veterinario di fiducia per stabilire con lui quale regime alimentare sia più corretto ed indicato per il vostro animale anche in ragione della vita che il cane conduce.
Può infatti accadere anche che a causa di patologie specifiche che solo il veterinario può diagnosticare, sia opportuna e necessaria una dieta speciale che influenzerà moltissimo lo stato di salute e che favorirà la terapia medica in corso.
Cibo industriale o casalingo? Le differenze
Spesso si pensa che solo il cibo confezionato per gli animali sia l’ideale per i nostri beniamini, ma non è sempre così. Sicuramente il “pet-food” industriale offre prodotti che sono descritti come “completi” ma è anche possibile cucinare facilmente ottimi manicaretti per i nostri animali offrendo loro una ciotola bilanciata ed appetitosa e che contenga tutti gli elementi necessari a seconda delle esigenze, tenendo però bene a mente alcune regole basilari.
Molti prodotti industriali contengono sostanze non sempre ottimali, talvolta possono essere anche la causa di patologie nutrizionali. I diversi elementi contenuti nel cibo preconfezionato industriale (umido e secco) vanno ben valutati e conosciuti sotto diversi aspetti: composizione nutrizionale, origine e qualità dei prodotti utilizzati ed anche sotto il profilo etico.
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Come leggere le etichette dei mangimi
La legge impone ai produttori di mangimi che sulle etichette siano elencati in ordine decrescente tutti gli ingredienti secondo il peso. Saper leggere bene un’etichetta e scegliere un cibo confezionato che non usi sottoprodotti della lavorazione, conservanti e coloranti, è molto importante.
Così come sono da preferire decisamente tutte quelle ditte che utilizzano materie prime di qualità superiore senza impiegare sottoprodotti (farine di carne ed ossa, farine di sottoprodotti di origine animale), ma partendo da fonti proteiche, meglio se disidratate (non contengono acqua e quindi la concentrazione di proteine è più elevata), e che non abbiano testato il prodotto su animali costretti in laboratorio e sui quali sono effettuati test di vivisezione.
Inoltre, più di una ditta mangimistica non effettua questo tipo di sperimentazione crudele e inutile ed offre allo stesso tempo garanzie di qualità e salubrità.
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E se il mio animale è malato?
Invitiamo inoltre a leggere e consultare il libro del medico veterinario gastroenterologo Donald Strombeck “Ricette fai da te per cani e gatti” (linkaffiliazione)(ed. edagricole) un libro tecnico e specifico, ma anche divertente e che ci insegna quali siano le esigenze dietetiche per cani e gatti anche in presenza di patologie. Un utile manuale per tutti. Con l’aiuto di questo libro sarete in grado di offrire ottimi pasti ai vostri amici con i quali nutrire sia gli animali sani che quelli affetti da patologie: cardiache, renali, epatiche, osteoarticolari, gastrointestinali, cutanee, endocrine, pancreatiche e del tratto urinario.
Soprattutto gli animali malati, manifestano difficoltà di vario tipo nel mangiare, rifiutano il cibo e diventano di gusti difficili, tutti sintomi legati alla loro malattia. Ma mangiare è necessario per loro e per noi, riuscire, grazie ai numerosi suggerimenti preziosi contenuti nel libro sopra citato, a predisporre un appetitoso pasto è importante e spesso anche soddisfacente.
La scelta di una dieta sana e bilanciata dipende molto anche dalla tipologia di vita che il vostro cane conduce. Un animale che vive in casa ed esce solo per fare i bisogni e la passeggiata di domenica ha delle esigenze diverse da quello che invece vive libero in un giardino e può giocare e correre.
Cani (e gatti) veg?
Un altro importante aspetto per la cura alimentare del nostro quattro zampe e che è fonte di notevole conflittualità per chi è animalista (quindi non si alimenta almeno con carne e pesce) è che i cani e i gatti sono sostanzialmente dei carnivori. I cani dopo 135.000 anni di addomesticamento sono quasi diventati onnivori, sebbene a causa della lunghezza dell’intestino e per tutta la struttura anatomica e fisiologica, siano da considerarsi dei carnivori, così come i gatti.
Esistono comunque alcuni prodotti confezionati vegani (per cani e gatti), quindi privi di qualunque alimento di origine animale (carne, pesce, uova, latte) ed il loro uso è stato sperimentato e approvato anche da facoltà di medicina veterinaria. Sono quindi stati definiti come alimenti vegetali, bilanciati e completi, ipoallergenici e senza coloranti né conservanti, sottoposti esclusivamente ad analisi scientifico-universitarie che non prevedono l’uso di animali. Prima tra tutte, per fare 2 nomi, la ditta Amì (www.aminews.net) e la Benevo.
Controllare la quantità dei cereali
Molti pet-food, anche tra i più noti, contengono eccessive quantità di cereali sebbene cani e gatti non abbiano un preciso bisogno di carboidrati, anzi i gatti li tollerano con un massimo di 4 grammi di amido al giorno per chilogrammo di peso corporeo e oltre questa soglia il gatto manifesta diarrea. Il cane, invece, purché l’amido sia cotto bene, resiste sino ad una soglia 2,5 volte superiore.
Ma un utilizzo di elevate quantità di carboidrati può causare problemi a livello fisiologico fino a costituire una malattia. Spesso la flatulenza, la diarrea e la distensione addominale dei cani sono proprio dovute ad un eccesso di queste sostanze nella razione giornaliera. Tra tutti i carboidrati sono da preferire il riso ben cotto e soprattutto l’avena.
I grassi, invece, sono costituenti importantissimi in una dieta per cani e gatti; queste sostanze, inoltre, conferiscono ai pasti dei nostri animali una adeguata palatabilità e sono fondamentali nell’assorbimento delle vitamine liposolubili.
I tre acidi grassi più importanti per i nostri quattro zampe sono: linoleico, linolenico e arachidonico. La mancanza di questi tre acidi grassi causa una riduzione della crescita, incapacità riproduttiva e problemi dermatologici. Questi tre importanti acidi grassi essenziali sono contenuti nel tuorlo d’uovo e negli olii vegetali, in particolare nell’olio di lino. Importantissimi sono poi ritenuti gli omega 3 e omega 6, contenuti nel pesce e negli olii di germe di grano e di lino e svolgono un ruolo specifico nel ridurre le infiammazioni.
Le proteine sono fondamentali nell’alimentazione di cani e gatti. I gatti necessitano di maggiori quantità di questo elemento nella loro dieta rispetto ai cani ed ovviamente, in fasi della vita diverse, richiederanno percentuali diverse di questa componente della dieta: durante la crescita il fabbisogno calorico di un gatto deve essere pari al 18-20% e del 12-13% per il mantenimento di un soggetto adulto.
I cani adulti e in ottima salute necessitano di un grammo di proteina pura per ogni chilo di peso corporeo.
A causa di queste differenze nelle esigenze alimentari di cani e gatti, i prodotti commerciali confezionati, sia umidi che secchi non dovrebbero essere utilizzati indifferentemente: al cane il cibo per cani, al gatto il cibo per il gatto.
In caso di malattia, febbre, infezioni o traumi, si possono avere maggiori necessità proteiche a causa del fatto che l’ormone –cortisone, prodotto dall’organismo in queste fasi o somministrato a scopo terapeutico, favorisce la degradazione proteica.
La cottura migliora la digeribilità delle proteine ed anche per questo è preferibile sempre cuocere tutte le fonti proteiche utilizzate per cani e gatti.
Le proteine nei mangimi
Nell’industria alimentare per animali vengono utilizzati tantissimi prodotti per costituire la componente proteica dell’alimento confezionato, tra questi anche cereali poiché costano meno e proteine derivate da: farine di carne, farine di carne ed ossa, farine di sottoprodotti di origine animale costituite da peli, zoccoli, corna, carnicci, derivati dalla concia delle pelli, deiezioni, contenuti stomacali e del rumine, sottoprodotti carnei ottenuti da polmoni, milza, reni, cervello, fegato, sangue, ossa, tessuti, stomaco ed intestini , sottoprodotti avicoli che provengono dalla macellazione del pollame ed includono zampe, teste, visceri etc.
Quanto deve mangiare il cane?
Non è possibile fornire delle indicazioni specifiche sulle quantità, perché per sapere quanto il proprio cane deve mangiare, è bene rivolgersi al proprio veterinario, in quanto le quantità variano a seconda del metabolismo e delle specifiche esigenze dell’animale. Come scritto dipende innanzitutto dalla composizione degli alimenti. Ai cani occorrono, come scritto sopra, 5 grammi di proteina pura per ogni kg di peso del cane in condizioni ottimali. Un regime alimentare è sempre soggettivo e dipende da svariati fattori: età, sesso, stato e tipologia di vita, patologie ecc.
Riassumendo:
- è importantissimo sapere leggere le etichette
- farsi consigliare dal Veterinario
- preferire quelle ditte che privilegiano l’alta qualità del prodotto
- evitare componenti scadenti e poco costosi
- scegliere l’alimentazione in base alle esigenze del cane
Alimenti da evitare assolutamente
Un cenno a parte lo dedichiamo a tutto quello che non dovrebbero assolutamente mangiare i quattro zampe. Primo tra tutti gli alimenti: la cioccolata. La teobromina contenuta in una barretta di cioccolato è in grado di uccidere un cane. Così come per regola di buon senso sono da evitare i resti dei nostri pasti, gli alimenti fritti, i dolci e le ossa.
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Ilaria Ferri