Esce fuori la notizia di Fefé, il nuovo profumo per cani lanciato da Dolce & Gabbana. Ma questi profumi sono utili per i cani?
In questi giorni si sta parlando di Fefé, il nuovo profumo per cani creato da Dolce&Gabbana e dedicato ai nostri amici a quattro zampe. Il dubbio che ci viene è lecito: c’è davvero bisogno di profumi per cani? In commercio a dire il vero esistono già diverse fragranze studiate appositamente per fido, in vendita nei negozi per animali o anche nei principali store online.
Non è dunque una novità, ma in questo caso la notizia è che Dolce&Gabbana hanno deciso di entrare per la prima volta nel settore della pet economy. Quello che noi ci chiediamo, invece, è se tutti questi profumi facciano bene o male ai cani.
Fefé, il profumo per cani di Dolce & Gabbana
Vediamo di cosa si tratta. Fefé è il profumo creato da Dolce & Gabbana appositamente per i cani. Il nome deriva da quello del cane di Domenico Dolce e Guilherme Siqueira. Il profumo, invece, è stato ideato da Emilie Coppermann.
Il profumo promette di rispettare l’olfatto dei cani, fornendo un odore piacevole sia per i cani che per i loro umani. Fra le note olfattive usate troviamo:
- ylang ylang
- muschio
- sandalo
Inoltre promette una formulazione senza alcol in modo da proteggere la cute e gli occhi dei cani, cercando comunque nel contempo di contenere i “cattivi odori”. Se ve lo state chiedendo il prodotto è certificato dal disciplinare Safe Pet Cosmetics di Bureau Veritas Italia. Il che vuol dire che il profumo è prodotto rispettando standard di sicurezza degli animali.
Il profumo è in vendita in flaconi di vetro verde, con tappo di metallo rosso e decorazione placcata in oro 24 carati che raffigura una zampa.
Ma servono davvero i profumi per cani?
Veniamo ora al dunque: c’è davvero bisogno di un profumo per cani? E non parliamo solamente di quello di Dolce & Gabbana, questo è solo uno spunto di partenza. Ben venga, infatti, che i due stilisti diversifichino le loro attività anche in altri settori.
Ma perché le persone chiedono i profumi per cani? Fondamentalmente per dare al cane un buon odore, andando a coprire quel suo tipico “odore di cane”. Tuttavia ci appare inspiegabile perché l’odore di cane debba dare fastidio: è abbastanza normale che un cane profumi di cane, così come un gatto profuma di gatto e via dicendo. Fa parte del “pacchetto canino” quando decidiamo di convivere con lui.
La paura è che questi profumi possano venire usati in maniera non corretta. Per esempio, c’è chi percepisce un cattivo odore proveniente dal proprio cane e, invece, di andare a scoprire la fonte del problema portandolo dal veterinario, preferisce coprire quell’odore con un profumo per cani. Peccato che è possibile che il cattivo odore di quel cane derivi da malattie che andrebbero diagnosticate e curate prima che peggiorino oltre, non mascherate.
Considerate che il cattivo odore da parte di un cane potrebbe derivare da:
- otiti, sia da Malassezia (odore di burro rancido) che purulente (odore di marcio)
- piorrea e tartaro
- dermatiti
- ascessi e fistole con presenza di pus
- problemi ai sacchi paranali
- odore uremico da insufficienza renale
- odore di acetone da diabete mellito o chetoacidosi diabetica
Capirete bene che, in questi casi, coprire questi odori vuol dire ignorare il problema sottostante.
Un’alta considerazione da fare è che l’olfatto del cane è molto sensibile. Il cane percepisce ciò che succede intorno a lui, anche a distanza di parecchio, grazie alla sua capacità di fiutare gli odori. Ma se noi usiamo del profumo, rischiamo di mascherare e confondere questi odori, provocando magari stress o disagi all’animale. (LEGGI anche: La lettera virale di un veterinario a Papa Francesco, dopo il rifiuto di benedire un cane definito “il mio bambino”)
Importante anche la composizione, per evitare il rischio di fenomeni di allergia cutanea o lo sviluppo di problemi respiratori.
Quindi valutate sempre bene la situazione e fatevi una domanda: perché stiamo usando un profumo per cani? Lo stiamo facendo per il suo benessere o per noi stessi?
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