Pitbull gravida picchiata e gettata in un cassonetto a Roma: ecco tutta la crudeltà di cui è capace l’uomo

Una cagnolina di razza pitbull è stata presa a calci dal suo proprietario, che se n'è liberato gettandola in un cassonetto della Capitale. I casi di maltrattamento in tutta Italia non fanno che aumentare, ma i controlli e i provvedimenti sono troppo pochi e le pene effimere

Sembrano non avere mai fine i casi di maltrattamento sugli animali. Nemmeno una settimana fa mi avevamo raccontato della tragica morte di un cane, ucciso a coltellate e il suo corpo lanciato in un torrente a Roma.

Sempre da Roma arriva l’ennesima segnalazione. Una cagnolina di razza pitbull in dolce attesa è stata picchiata da un senzatetto, che se n’è liberato gettandola in un cassonetto dei rifiuti. Sarebbe accaduto nel quartiere San Lorenzo, all’altezza di via Sabelli.

Alcuni residenti hanno allertato gli agenti di polizia, che sono intervenuti per recuperare l’animale. La pitbull si trova ora presso il Canile municipale Muratella, con la speranza che possa lasciare presto il suo box per essere accolta da una famiglia amorevole.

L’uomo che si è scagliato con violenza contro questa povera cagnolina è stato identificato e denunciato. All’azione delle forze dell’ordine si unisce l’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, che sporgerà denuncia per maltrattamento ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice penale.

L’associazione Oipa si è rivolta al Campidoglio, chiedendo l’introduzione di figure speciali operative nel Corpo della polizia municipale per seguire le segnalazioni pervenute e intervenire nell’immediato.

I casi che provengono dalla Capitale (e non solo, ovviamente) sono tantissimi. Tra cani sfruttati per l’accattonaggio, abusati, presi a calci, abbandonati si perde il conto. A volte è questione di minuti tra la vita e la morte di un animale, ma spesso i controlli non sono purtroppo così tempestivi da scongiurare il peggio.

Avere figure incaricate di seguire i casi di maltrattamento è cruciale per garantire la tutela animale e perseguire chi commette questi reati. La misura dovrebbe essere seguita da pene più severe, un punto sul quale si insiste da tempo immemore.

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Fonte: Oipa

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