Pet Therapy: non solo Sara, così i cani in corsia stanno facendo piccoli grandi miracoli al Regina Margherita di Torino

Nell'ospedale Regina Margherita di Torino sono ripartiti i cicli di pet therapy e i piccoli pazienti non vedono l'ora di parteciparvi. I risultati sono a dir poco straordinari, non solo quelli su Sara che a 11 anni sta rompendo il silenzio del mutismo selettivo grazie a uno dei cani da terapia

Nelle corsie dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino sono tornati i cani della pet therapy, pronti per dare tutto il loro supporto ai piccoli pazienti della Neuropsichiatria. Tra di loro vi è Sara, una ragazzina di 11 anni che soffre di mutismo selettivo e che proprio grazie alla pet therapy sta facendo passi da gigante. Ma non è l’unica.

Sono tanti i bambini con disturbi d’ansia o dell’umore a cui i cani fanno visita tutti i lunedì, nell’appuntamento prestabilito. I cicli coinvolgono piccoli gruppi alla presenza di un’infermiera e un medico specializzando NPI sotto la supervisione del neuropsichiatra infantile di riferimento.

Le ore di pet therapy sono un vero toccasana e lo si percepisce guardando i pazienti di tutte le età. Una volta che i quattrozampe entrano in reparto, sul loro viso compare un sorriso radioso. I cani rendono la loro degenza più leggera e più piacevole nei limiti del possibile.

Il rapporto con il cane ha aiutato alcuni pazienti a sbloccarsi e rianimarsi. Inoltre, il progetto mira a mantenere i legami affettivi che i pazienti hanno stabilito con i loro animali domestici, al fine di creare un ponte verso il fuori e la ripresa evolutiva, ha spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi.

Il progetto “Amici a 4 zampe”, interamente finanziato da FORMA – Fondazione Ospedale Regina Margherita Onlus, ha preso forma nel gennaio 2012 con Carolina, Biscotto, Camilla e Sole, ma a causa della pandemia di Covid 19 è stato sospeso. Adesso si è pronti a portare ancora avanti questa magnifica iniziativa e raggiungere altri straordinari traguardi come quelli di cui gli operatori raccontano con commozione.

 C. (15 anni) soffre di un disturbo del comportamento alimentare, ha un problema con il cibo e tende a controllare tutto di sé. In questi momenti di incontro con il cane riesce a lasciare andare molto di quel controllo ritrovando il suo aspetto più spontaneo e giocoso, assaporando momenti di serena gioia e riducendo lo spasmodico desiderio di movimento che la contraddistingue. Qui invece, ferma con un cane tra le braccia, sorride, ritrovando un “morso” di felicità”

Diversi studi hanno dimostrato quanto la vicinanza di un animale domestico non migliori solamente le nostre prestazioni, favorendo la concentrazione o la produttività, ma sia una cura portentosa e questi sono infatti i miracoli della pet therapy al Regina Margherita.

Tra le novità del progetto anche l’introduzione di un orario di “visita dei parenti a 4 zampe” affinché i giovani pazienti possano incontrare i loro animali domestici e mantenere il legame affettivo anche in una stanza di ospedale.

Non saranno poi solamente i piccoli degenti a beneficiare della presenza dei cani da terapia quanto anche il personale sanitario nell’ambito del programma “Prendersi cura di chi cura”. Questo è stato pensato appositamente per sostenere gli operatori del settore e consentire loro di svolgere la professione al meglio.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Fonte: A.U.O Città della Salute

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram