In Qatar, come anche in altri Paesi del mondo arabo, i cani non sono sempre ben accolti e se ne vedono sempre meno in giro. Il motivo di tutto ciò, contro cui combattono quotidianamente associazioni e animalisti locali, è davvero molto triste
In Qatar, come in altri Paesi arabi, si vedono sempre meno cani tra le strade. Il loro numero è nettamente inferiore rispetto ai gatti che vivono liberi sul territorio. E lo è ancor di più dopo l’inizio dei Mondiali di calcio del 2022. Perché?
Già in estate, in preparazione della Coppa del mondo di calcio, in Qatar era stata fatta una “pulizia” di animali randagi. A luglio degli uomini hanno aperto il fuoco, sterminando 29 cani abbandonati in un rifugio gestito dall’associazione Paws Rescue Qatar. I cani gli erano andati incontro felici, credendo di venir nutriti da chi invece gli ha tolto la vita.
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È solo uno degli episodi raccapriccianti denunciati dagli animalisti locali. Crudeltà disumane che riportano alla mente le stragi di cani e gatti in Ucraina in occasione degli Europei di calcio 2012. Ma nei Paesi arabi essere un cane nato randagio significa essere già condannato.
I cani non godono infatti dei favori dell’Islam. Sebbene la religione specifichi che nessun buon musulmano dovrebbe trattare gli animali con brutalità, i cani vengono scacciati o uccisi spietatamente fuori e dentro i canili. Il motivo è la loro impurità.
Nel mondo arabo i cani sono considerati najis, esseri impuri cioè al punto che il Dipartimento della Giordania ha diffuso una nota sull’impurità dei cani, specificando che “in linea di principio, un cane è Najis (impuro) – la sua saliva, urina o sudore – come indicato dagli studiosi Shafie e Hanbali. La trasmissione di questa Najasah (Impurità) varia a seconda che il cane sia bagnato o asciutto. Se era bagnato ed è entrato in contatto con ciò che è bagnato o viceversa, allora la parte interessata è ciò che diventa impuro”.
Raramente vengono scelti come animali di affezione, per quanto in alcuni Paesi abbiano una visione più ampia. Malgrado esistano leggi che tutelino o che dovrebbero tutelare gli animali, non sempre queste vengono applicate. Nel caso dei cani si chiude non un occhio, due, lasciandoli morire di stenti o in altri mostruosi modi.
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Fonte: Paws Rescue Qatar/Facebook
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