Shock a Crotone: è stato trovato morto un Pitbull nel fiume Esaro, vittima di una violenza inaudita e gratuita
Cosa spinge un essere umano a massacrare un animale fino alla morte? È quello che si stanno chiedendo in tanti (compresi noi) in queste ore. Da Crotone è da poco giunta la notizia del ritrovamento di un Pitbull privo di vita, ucciso in maniera brutale, probabilmente a bastonate, dopo essere stato legato ad un guardrail. Senza un briciolo di pietà.
Chi ha compiuto questo reato vile e spaventosamente crudele ha poi ha poi tagliato la corda usata per immobilizzarlo e lo ha trascinato (lasciando tracce di sangue lungo la strada) fino al fiume Esaro per gettarlo via. Come si getta un rifiuto qualunque nella pattumiera.
A trovare l’animale morto un uomo che si trovava a spasso col suo cane nei pressi del fiume, che ha subito contattato l‘ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) di Crotone, che ha subito denunciato il gravissimo episodio. L’associazione animalista ha poi allertato il servizio veterinario e la polizia municipale che si sono recate subito immediatamente sul posto. Il corpo del Pitbull è stato poi recuperato da una ditta specializzata e verrà custodito in attesa che la Procura della Repubblica disponga l’autopsia.
Oltre ad aver sporto denuncia contro i criminali, l’ENPA ha chiesto denuncia l’acquisizione di tutti i filmati delle telecamere presenti nella zona e ha lanciato un appello ai cittadini, chiedendo di farsi avanti nel caso in cui avessero notato qualcosa.
“Persone capaci di tali orrori sono criminali socialmente pericolosi che vanno individuati al più presto e puniti in modo esemplare” commenta Carla Rocchi, Presidente nazionale dell’associazione.
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A Crotone il secondo caso di violenza inaudita su un cane nel giro di pochi giorni
Soltanto meno di un mese fa, a Capodanno, sempre a Crotone una simile sorte è toccata a Musetta, cane mascotte della città, morta a causa di alcuni petardi lanciati da un gruppo di ragazzini.
“Chiediamo a gran voce che vengano individuati sia gli autori dell’uccisione di Musetta che di questo povero cane” aggiunge Carla Rocchi.
Chi si è sporcato le mani di questi crimini non può restare impunito.
Fonte: ENPA
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