Oggi le trecce sono una scelta prevalentemente estetica ma in passato, presso diverse culture, servivano a indicare lo status sociale e a trasmettere preziose informazioni
La prima treccia di cui si ha testimonianza “visiva” appartiene alla Venere di Willendorf, statuetta che risale più o meno al periodo compreso tra il 28.000 e il 25.000 a.C.. Parliamo quindi di migliaia di anni fa!
Ebbene sì, le trecce vantano origini antichissime, ma in passato non erano semplici acconciature, bensì un segno di appartenenza sociale. Le troviamo presso gli antichi Egizi, presso gli antichi Greci, e raffigurazioni di donne con trecce sono state trovate nei dipinti dell’età della pietra nell’Altopiano di Tassili nel Sahara, datate nel lontano 3000 a.C.
In Messico tutt’oggi le donne indigene dello stato di Oaxaca, in occasione della festa chiamata “Guelaguetza”, acconciano i capelli facendo due trecce arricchite da nastri colorati.
L’acconciatura, a seconda di come è realizzata, cela diversi significati simbolici: se è realizzata sulla parte destra della testa indica che la donna è sposata, sulla parte sinistra indica che è nubile.
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Le trecce sono popolari anche tra le donne del Tibet pur variando di regione in regione, influenzate da usanze diverse. Tra i pastori nomadi delle regioni orientali, per esempio, le donne suddividono i capelli in 108 trecce, numero collegato ai 108 volumi sacri tibetani del Khangiur e ai 108 grani dei rosari buddhisti. L’acconciatura viene spesso arricchita con elementi decorativi naturali, ognuno dei quali racchiude uno specifico significato.
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In Africa le trecce erano utilizzate per identificare le diverse tribù e per segnalare l’età, lo stato civile, la ricchezza, la religione di ogni persona. Ancora oggi le donne tramandano l’arte dell’intreccio di generazione in generazione e le tecniche utilizzate variano a seconda delle etnie.
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Ma le trecce hanno giocato un ruolo fondamentale anche durante la tratta degli schiavi nell’Atlantico, quando venivano utilizzate per disegnare mappe per fuggire dalle piantagioni. Senza contare il significato spirituale attribuito a questa acconciatura: essendo realizzata sulla testa (la parte più alta del corpo) si riteneva fosse il tramite utilizzato dagli spiriti per raggiungere l’anima delle persone.
In Russia, come spiega Russia Beyond, le trecce in passato servivano a indicare se una donna fosse sposata (due trecce), fidanzata (una treccia con un nastro) o nubile (una sola treccia). Portare i capelli sciolti era invece considerato disdicevole e potenzialmente pericoloso perché rendeva le donne vulnerabili nei confronti del maligno.
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FONTI: Byrdie/gandhanra/Parents
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