Ora è ufficiale! I cani fiutano lo stress: riescono a capire quando siamo stressati semplicemente annusandoci

Un nuovo studio scientifico ha dimostrato che i nostri amici a quattro zampe sono in grado di percepire il nostro stress tramite il loro sviluppatissimo olfatto

Le capacità olfattive nei cani sono sorprendenti e non vi è da stupirsi che i migliori amici dell’uomo siano capaci di fiutare il Covid e diagnosticarlo meglio di un tampone, ma anche di annusare il nostro stress. La conferma arriva direttamente da uno studio scientifico condotto dalla Queen’s University di Belfast e apparso recentemente sulla rivista Plos One.

Gli studiosi del suddetto polo universitario hanno coinvolto nella ricerca 4 cani e 36 partecipanti. A questi ultimi è stato chiesto di risolvere un problema di matematica piuttosto arduo. I ricercatori hanno prelevato campioni di sudore e del respiro di ciascun partecipante prima e dopo il compito. Questi, utilizzati come riferimento, sono stati sottoposti ai cani.

In due fasi distinte, per un numero complessivo di 720 test, quasi il 94% delle volte i cani sono stati capaci di distinguere “l’odore dello stress” ossia i campioni raccolti dopo il quesito aritmetico.

Ciò dimostra che il nostro corpo emana un odore diverso quando siamo stressati stress e che i nostri cani sono in grado di sentirlo. Oltre al livello di stress riferito dai partecipanti, gli esperti hanno constatato un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna nei soggetti, segnali di risposta che l’organismo ci manda.

Avevamo molte prove che i cani possono captare odori dagli esseri umani associati a determinate condizioni mediche o malattie, ma non abbiamo molte prove che possano annusare differenze nel nostro stato psicologico, ha affermato Clara Wilson, autrice principale dello studio.

Sapevamo già che i cani hanno una marcia in più, ma non smettiamo mai di sorprenderci delle loro abilità e più che mai del loro sviluppatissimo olfatto. Precedenti studi hanno dimostrato che i cani sono dotati di circa 220 milioni di recettori olfattivi. Con quest’ultima scoperta il loro naso potrebbe dare un contribuito più che mai significativo alla pet-therapy.

Fonte: Plos One

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