Microchip dei cani: costo ed entro quando metterlo per evitare la multa

Occhio: il microchip dei cani è obbligatorio, per tutti e per qualsiasi razza di cane, meticci inclusi. Ci sono tempistiche precise da rispettare su quando metterlo (o meglio: entro quando metterlo per non rischiare multe) e anche su chi deve intestarselo

Sì, il microchip dei cani è obbligatorio. E sì, ci sono delle precise leggi che indicano entro quando vada messo e chi debba intestarsi il cane. Purtroppo ancora oggi molto stesso queste leggi sono ignorate, con proprietari che pensano di poter intestare il cane a chicchessia per evitare il “fastidio” di fare un passaggio di proprietà o che credono che non sia obbligatorio.

Bisogna che sia chiara subito una cosa: mettere il microchip al cane non è una scelta, è un obbligo. E a questo proposito ricordiamo che, sempre per la suddetta legge, in Italia NON è possibile regalare, cedere o vendere cani privi di microchip. Ve la faccio semplice: quando qualcuno vi regala un cane (sia esso di razza o meticcio, cucciolo, adulto o anziano) o quando acquistate un cane (da un privato, da un allevatore, su internet, da un amico…), il cane DEVE avere il microchip già inserito e DEVE essere accompagnato dal documento di passaggio di proprietà.

Microchip cani: chi lo mette?

La domanda potrebbe generare confusione. Per questo motivo andremo a vedere dal lato veterinario chi può mettere il microchip, ma anche dal lato proprietario quali requisiti rispettare.

Microchip cani: veterinario

Il chip nei cani può essere applicato solamente da un veterinario abilitato all’applicazione dei suddetti. In aggiunta, il veterinario applicatore deve lavorare nella medesima regione di residenza del proprietario. Mi spiego meglio: un veterinario del Piemonte può applicare il microchip a cani di proprietà di persone residenti solamente in Piemonte.

Se qualcuno residente in Lombardia va in Piemonte e chiede a un veterinario di applicare il microchip al cane, non può essere fatto.

Altro dettaglio: il veterinario può applicare solamente i microchip da lui acquistati. Questo perché i microchip sono in carico e registrati a nome di quel singolo veterinario. Questo significa che il veterinario non può applicare microchip da lui non acquistati.

Questo lo dico perché ancora capitano neo proprietari che arrivano con cuccioli non microchippati e chip in mano dicendo che “il vecchio proprietario mi ha dato il microchip e mi ha detto di farmelo mettere dal mio veterinario”. Qui, oltre al fatto che il veterinario non può applicarlo perché non è registrato a suo nome, mi verrebbe da chiedere come il vecchio proprietario abbia potuto avere un microchip.

Cosa deve fare il proprietario

Dal punto di vista del proprietario, la legge è chiara in merito:

  • i microchip dei cani vanno inseriti entro due mesi dalla nascita del cucciolo a nome del proprietario della fattrice, cioè della madre del cane. Quindi è il proprietario della madre dei cuccioli che deve intestarsi la cucciolata e poi provvedere a fare il passaggio di proprietà al nuovo proprietario
  • nessuno può prendere un cane che non abbia il microchip, neanche se in regalo o ceduto. Qualsiasi cane regalato, ceduto o venduto deve avere il microchip

Ma se il cane è ceduto comunque senza microchip? Beh, qui la procedura da seguire cambia un po’ da regione a regione. Ci sono regioni che consentono ai veterinari liberi professionisti di applicare comunque il chip a nome del nuovo proprietario. Spetterà poi ai Servizi Veterinari andare a controllare la provenienza di quel cane e perché il vecchio proprietario, quello della fattrice, non ha applicato lui i microchip a nome suo.

Tuttavia ci sono alcune regioni in cui i Servizi Veterinari impediscono ai liberi professionisti di applicare il chip ai cani di cui non sanno chi sia la madre (e dunque il proprietario della fattrice). In questo caso, bisogna fare segnalazione ai Servizi Veterinari di riferimento, inviando il neo proprietario a loro.

Qui saranno i Servizi Veterinari a valutare come procedere, se con applicazione del microchip e multa per aver preso un cane senza microchip o se sequestro del cane nel caso di sospetto di traffici illegali .  (LEGGI anche: Cani e gatti maltrattati, malati e costretti a viaggiare sui camion: salvati 400 cuccioli dal traffico illecito di animali in Spagna)

Microchip cane: entro quando metterlo?

Il microchip del cane va applicato entro e non oltre i 60 giorni di vita del cane. Entro due mesi dunque. Se fatto dopo, scatta segnalazione e possibile multa da parte dei Servizi Veterinari.

Costo del microchip cane

Non esiste un tariffario nazionale veterinario unico. Il che vuol dire che ogni veterinario potrebbe applicare la sua tariffa. In generale, però, l’indicazione è di rimanere allineati con il costo richiesto dai Servizi Veterinari per l’applicazione del microchip, quindi dai 25-30 euro in su, dipende dalle zone.

Microchip cane: cosa NON si può fare

Queste alcune cose che NON si possono fare quando si parla di microchip dei cani:

  • non si possono prendere cani in regalo, ceduti o acquistati senza microchip e passaggio di proprietà
  • il proprietario della madre della cucciolata NON può far applicare i microchip ai cuccioli direttamente a nome dei nuovi proprietari. Deve intestarseli e poi fare i passaggi di proprietà
  • non si può mettere il microchip a un cane trovatello e intestarselo. Qualsiasi cane trovato abbandonato, sia esso cucciolo o adulto, deve per forza passare in canile. Qui, se sprovvisto di microchip, verrà microchippato e, dopo periodo di quarantena, messo in lista per le adozioni
  • non si può intestare il microchip di un cane a un minorenne

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