Leishmaniosi canina: 4 regole fondamentali per prevenirla

La Leishmaniosi canina purtroppo è sempre più frequente tra i cani. Quali sono i sintomi? Come curarla? Come prevenirla?

Leishmaniosi canina, se la conosci la eviti. Si tratta di una malattia protozoaria che, se non diagnosticata precocemente e non trattata farmacologicamente, può portare anche alla morte. E purtroppo è sempre più frequente tra i cani.

Da qui l’importanza non solo della prevenzione ma anche della diagnosi precoce, come spiega l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Milano, che ha diffuso una campagna d’Informazione con metodi di prevenzione, accorgimenti e rimedi per le più diffuse problematiche legato al periodo primaverile e estivo: colpo di Calore, filariosi cardiopolmonare e leishmaniosi.

La Leishmaniosi

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I vettori che trasmettono questa malattia sono i cosiddetti pappataci, insetti simili a una piccola zanzara presenti soprattutto nel centro-sud e lungo i litorali meridionali del nostro Paese (costa tirrenica, ionica e adriatica cosi come Sicilia, Sardegna e Isola d’Elba).

Le zone a rischio

Nell’ultimo decennio, però, a causa delle mutate condizioni climatico-ambientali, si è assistito a un aumento del numero di cani infettati dai pappataci, e di conseguenza a una diffusione della leishmaniosi anche nelle aree che in passato non erano a rischio. Allo stato attuale, anche le regioni costiere e collinari del medio versante adriatico e molte aree collinari prealpina e preappenniniche delle Regioni del Nord Italia (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli) possono essere a rischio.

Il ciclo

Quando il cane viene punto, diventa a sua volta portatore del parassita e il periodo di incubazione è molto variabile: può durare anche vari anni. Il cane “positivo” alla Leishmania si trasforma in un serbatoio di parassiti, in grado di contaminare sia gli altri cani che l’uomo. La puntura del flebotomo non causa sempre la malattia, ma da solo una certa percentuale di ospiti.

La variabilità di risposta all’infezione dipende principalmente dalle difese immunitarie del cane. Negli esemplari più fragili il parassita si diffonde all’interno del corpo, raggiungendo i linfonodi, il midollo osseo, e la milza.

Phlebotomus pappatasi

Sintomi

Sono sintomi della leishmaniosi lesioni cutanee, anoressia, perdita di peso, linfoadenopatia locale o generalizzata, splenomegalia, lesioni oculari, epistassi, zoppia, anemia, insufficienza renale, diarrea.

Terapia

Negli ultimi anni i periodi di trattamento si sono prolungati in seguito alla resistenza del parassita contro i farmaci più comunemente utilizzati. Alla luce di queste informazioni, si dovrebbero utilizzare medicinali diversificati.

4 regole per prevenire la leishmaniosi

• limitare le passeggiate serali del cane;
• far dormire l’animale in casa durante le ore notturne, applicando zanzariere a maglie fitte alle finestre;
• fare uso di prodotti repellenti specifici, espressamente progettati ed indicati per proteggere dalla puntura dei flebotomi;
• rivolgersi sempre ad un medico veterinario per avere consigli sulla scelta dei presidi migliori e far controllare regolarmente il cane al fine di verificare che non sia stato infettato.

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