L’amore di un cane è una vera e propria medicina, la scienza lo conferma

Non è un caso che i nostri amici animali siano impiegati nelle pet-terapie, il loro affetto guarisce proprio come una medicina e lo dice anche la scienza

Chi ha la fortuna di avere un cane nella propria vita lo sa già, il nostro amico a quattro zampe riempie le nostre giornate di allegria, ci supporta emotivamente e non per ultimo sarebbe in grado di alleviare le nostre sofferenze fisiche. A rivelarlo è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Plos One che mostra come la salute dei proprietari di cani possa beneficiare della loro presenza.

Lo studio ha coinvolto 200 pazienti al pronto soccorso d’emergenza, a cui è stato chiesto di compilare un questionario, indicando quanto dolore provassero su una scala da 1 a 10 con 10 in riferimento al dolore più alto. I pazienti sono stati poi divisi in due gruppi, di cui uno affiancato da un cane da terapia che i soggetti dello studio hanno accarezzato e coccolato per circa 10 minuti. A questo gruppo i ricercatori hanno chiesto nuovamente di riportare la soglia del dolore provata dopo i 10 minuti di pet therapy ed i riscontri sono stati più che promettenti.

L’equipe medica ha inoltre tenuto sotto controllo la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca dei pazienti che sono state misurate sia prima che dopo l’esperimento. Nonostante i valori non fossero alterati, i ricercatori hanno notato un notevole cambiamento nell’umore dei pazienti in riferimento allo stato d’ansia, di depressione che hanno naturalmente un impatto sulla nostra percezione del dolore. Il sondaggio ha dimostrato infatti che il gruppo di pazienti che ha trascorso quei 10 minuti in compagnia del cane ha riferito di aver provato meno dolore dopo essere stato a contatto con l’animale rispetto a quando era giunto al pronto soccorso.

I risultati hanno confermato ancora una volta il ruolo centrale che i cani da terapia possono avere nei contesti ospedalieri in cui rappresentano un conforto per i malati, aiutandoli ad affrontare stati d’ansia legati all’ambiente in cui si trovano, le lunghe attese prima di essere visitati o la paura di sottoporsi ad esami medici più complessi. L’ospedale, si sa, non è un luogo accogliente, ma potrebbe diventarle un po’ di più grazie ai cani.

Tutt’oggi c’è ancora moltissimo da scoprire sull’interazione uomo-animale. 

La nostra attuale comprensione degli effetti delle visite dei cani da terapia nei reparti di emergenza è piuttosto limitata”

ha affermato Jessica Chubak del Kaiser Permanente Washington Health Research Institute, ma questo grande potenziale può costituire la base per un approccio multiforme per aiutare maggiormente i pazienti.

Fonte: Plos Org

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