Un eroe, un angelo a quattro zampe che non si era risparmiato neanche per un secondo. Kaos aveva lavorato, cercato, scavato giorno e notte ad Amatrice, Norcia e Campotosto.
Kaos, il pastore tedesco eroe che scavando tra le macerie aveva salvato molte vite durante il terremoto del Centro Italia, è stato avvelenato. “Presenteremo una denuncia. Chiederemo al Governo una legge che vieti la vendita e il commercio di veleni e fitofarmaci, se non con ricetta che renda rintracciabile chi li compra”, chiosano gli animalisti.
Un eroe, un angelo a quattro zampe che non si era risparmiato neanche per un secondo. Kaos aveva lavorato, cercato, scavato giorno e notte ad Amatrice, Norcia e Campotosto.
Nel 2016, il suo contributo dopo il sisma nel Centro Italia, era stato fondamentale, ma adesso Kaos non c’è più. Il pastore tedesco di poco più di tre anni è stato trovato morto in una parte nascosta del giardino della sua casa di Sant’Eusanio Forconese, comune a pochi chilometri dall’Aquila.
Il proprietario Fabiano Ettore aveva lanciato l’allarme della sua scomparsa, ma il ritrovamento del cane è stato tutt’altro che felice.
“Dalle condizioni in cui è stato trovato l’animale al 99% la morte sarebbe riconducile ad un crudele avvelenamento. Non ho parole, non riesco a comprendere un atto così orribile”, dice l’addestratore aquilano.
Secondo Ettorre l’animale:
“Era vivo almeno fino alle due del mattino, perché a quell’ora l’ho sentito abbaiare. Per Kaos tenevo la porta di casa sempre aperta”.
Ecco il suo amaro sfogo su Facebook:
“Ciao amico mio !!!!! Hai lasciato un vuoto incolmabile per mano di una persona meschina .. continua il tuo lavoro lassù continua a cercare dispersi, a salvare vite umane… Non provare odio per chi ti ha fatto ciò, anzi se un domani avrà bisogno aiutalo sii superiore e quanto ti guarderà negli occhi e vedrà che sei tu il suo Salvatore morirà lentamente da solo…. Kaos ne abbiamo.viste tante … aiutati tanti e tanti non ci siamo riusciti… hai lavorato giorno e notte, quando è servito non ti sei mai risparmiato .. sei stato un amico fedele abbiamo condiviso e diviso casa.. divano .. tutto .. corri amico mio corri non ti fermare un giorno ci abbracceremo nuovamente”.
Sulla vicenda è stata aperta un’indagine, ma non è la prima volta che raccontiamo di reati contro gli animali. Così mentre sale la rabbia e l’indignazione da parte del mondo animalista, la questione dell’inasprimento della pena contro chi si macchia di maltrattamenti e crimini contro gli animali, torna nuovamente d’attualità.
I carabinieri forestali stanno indagando sulla morte di Kaos.
“Non usciva mai di casa – spiega ancora Ettorre – quando mi sono svegliato non l’ho trovato in giardino. Ho subito pensato a un rapimento, poi la terribile scoperta”.
Addio Kaos e perdonaci se puoi.
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Dominella Trunfio