Il tuo cane capisce davvero quello che dici?

I cani capiscono le parole, cioè hanno una rappresentazione mentale gli oggetti, esattamente come noi esseri umani, questo vuol dire che, ad esempio, non reagiscono ai nomi dei loro giochi con un comportamento appreso senza realmente capire il significato, ma capiscono davvero ciò che diciamo: la scoperta cambia la concezione che abbiamo dell'Uomo come essere vivente che utilizza e comprende il linguaggio in modo unico.

I cani capiscono le parole proprio come noi e questa scoperta potrebbe rivoluzionare tutto ciò che abbiamo pensato fino ad oggi sull’unicità dell’essere umano.

Utilizzare le parole per riferisci alle cose è infatti considerato uno dei più grandi risultati dell’essere umano: riusciamo a capirci anche quando ci riferiamo ad oggetti che non sono presenti, perché le parole attivano una memoria chiamata ‘rappresentazione mentale di un oggetto’, considerata una caratteristica tutta umana.

Animali e umani: parliamo con il cane, ma ci capisce?

Gli animali che vivono con noi sentono moltissime parole (a volte pure troppe) e imparano a reagire ad alcune di esse, come ad esempio ‘vieni’, ‘palla’, ‘pappa’, ‘biscotto’, solo per citarne alcune.

Ma gli animali capiscono il significato di queste parole proprio come noi?

Cioè, gli animali attivano una rappresentazione mentale quando ci sentono dire una parola che rappresenta un oggetto? Oppure reagiscono semplicemente con un comportamento appreso senza realmente capire il significato della parola?
Per rispondere a queste domande, gli scienziati del dipartimento di etologia della Eötvös Loránd University, in Ungheria, hanno strutturato uno studio con EEG non invasivo (elettroencefalogramma) con cani che conoscevano il nome di alcuni loro giocattoli.

I cani capiscono le parole: l’esperimento

esperimento cani

L’esperimento è semplice, i cani sono stati invitati nel laboratorio e gli sono stati applicati elettrodi, che non sono dolorosi ovviamente, sulla testa, dopo di che non gli è stato chiesto di fare attività specifiche, se non guardare il loro amico umano. L’umano diceva il nome di uno dei giochi del cane e poi lo mostrava al cane. Ma a volte l’umano ‘fregava’ il cane mostrandogli un giocattolo diverso rispetto a quello che diceva. In pratica dicevano il nome di un gioco e ne mostravano un altro. Perché questa differenza?

Anche i cani creano rappresentazioni mentali

L’attività del nostro cervello varia in base alla corrispondenza tra la parola e l’oggetto mostrato e questa è considerata una prova della nostra capacità di creare rappresentazioni mentali e, quindi, di comprendere le parole.

Gli scienziati volevano vedere se anche nei cani fosse evidente questa differenza: e così è stato. La risposta cerebrale dei cani era differente quando l’oggetto mostrato corrispondeva a quello detto, rispetto a quando non corrispondeva. Questa differenza nella risposta cerebrale era inoltre maggiore per i nomi dei giochi che i cani conoscevano meglio. Tra l’altro, non aveva importanza quanti nomi di giocattoli i cani conoscessero, le parole conosciute attivavano sempre la rappresentazione mentale e questo suggerisce che questa abilità è generalmente presente nei cani.

Il linguaggio non è solo umano

Questa ricerca porta la prima prova neuroscientifica che gli animali possono capire il significato delle parole proprio come noi esseri umani e questo potrebbe ridefinire il modo in cui gli scienziati pensano all’essere umano come specie che utilizza e comprende il linguaggio in modo unico, conimportanti implicazioni per le teorie e i modelli dell’evoluzione del linguaggio.

E gli altri animali capiscono le parole?

I ricercatori sono curiosi di sapere se questa capacità di comprendere il linguaggio sia specifica dei cani, forse perché convivono da molto con gli esseri umani, o se sia presente anche in altri mammiferi e vogliono anche sapere perché, se i cani comprendono le parole associate agli oggetti, come mai non sempre lo dimostrano.

Fonte e crediti foto: Eötvös Loránd University

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