Il cane di Alain Delon non verrà soppresso: la famiglia si oppone al volere del defunto attore

La famiglia del divo del cinema Alain Delon si rifiuta di dar seguito alla sua richiesta. Il suo amatissimo cane Loubo non verrà addormentato. Se ne prenderanno cura i figli

Loubo, il pastore belga malinois tanto amato dalla defunta star del cinema Alain Delon, non sarà addormentato per poter riposare per sempre accanto al suo proprietario. I figli di Delon si sono rifiutati di sottoporre il cane all’eutanasia a seguito delle proteste degli animalisti.

Lo aveva richiesto lo stesso attore, esprimendo il desiderio di essere sepolto assieme al suo fedele compagno a quattro zampe nella cappella della sua casa a Douchy, nel Loiret francese, quando la sua ora sarebbe arrivata. Ma non quella del cane, che di anni ne ha 10 e gode di buona salute.

Se muoio prima di lui, chiederò al veterinario di lasciarci andare insieme. Gli farà un’iniezione in modo che muoia tra le mie braccia” aveva dichiarato Delon, non sopportando l’idea di veder Loubo piangere sulla sua tomba.

Nella sua vita, Alain Delon ha avuto una cinquantina di cani ma è proprio a Loubo che è sempre stato particolarmente legato. Così legato da voler “morire assieme”. Un desiderio inaccettabile, contestato dalle associazioni di tutela animale.

La SPA France si è resa subito disponibile per poter accogliere il malinois e trovargli una nuova famiglia, puntualizzando che:

La vita di un animale non dovrebbe dipendere da quella di un essere umano”

Anche la Fondazione Brigitte Bardot, che ha dedicato ad Alain Delon un sentito post, si è attivata immediatamente.

L’ente ha rassicurato i suoi sostenitori e follower su X. Anouchka, figlia di Delon, si occuperà del cane assieme ai parenti. Non vi è alcun motivo di valutare la soppressione dell’animale. Loubo ha una casa, ha una famiglia che si prenderà cura di lui perché fa parte di quella famiglia e questo è ciò che conta.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Fonte: Fondation Brigitte Bardot/X

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook