Giustizia per Uma, la Rottweiler uccisa da un cacciatore nel Milanese: la petizione

La famiglia di Uma, la Rottweiler uccisa da un cacciatore, vuole giustizia per la loro amica a quattro zampe e ha lanciato una petizione chiedendo l'appoggio delle persone che hanno a cuore gli animali. La caccia è un orrore senza fine che questa volta si è portata via Uma, chi sarà la prossima vittima?

Aveva poco più di un anno Uma, la femmina di Rottweiler uccisa a colpi di fucile, brutalmente, davanti alla propria famiglia in un parco in provincia di Milano. L’accaduto ha scioccato profondamente i familiari, i quali chiedono che vengano presi provvedimenti per punire questa efferata azione. 

Uma correva felice a Parabiago per rincorrere la sua pallina quando un cacciatore ha sparato in prossimità delle case, facendole letteralmente saltare la testa. Cartucce di fucile lunghe 7 cm. Accanto a lei, a una distanza irrisoria, vi era il figlio dei proprietari.

Una scena terrificante alla quale il ragazzino di 13 anni ha assistito. Oggi non riesce a parlarne. Sarah, la proprietaria, ha raccontato questa orribile vicenda e ha deciso di lanciare una petizione per avere giustizia per Uma. 

Aiutatemi firmando la petizione, facciamo sentire che è impensabile poter sparare nelle zone abitate, che la caccia è uno sport barbaro. Al posto del mio cane poteva esserci il tuo. O peggio una persona” ha scritto la donna nel testo della raccolta firme.

La petizione è stata avviata su Change.org quattro giorni fa e in un baleno ha già ottenuto oltre 25.000 firme. Nelle vene dei migliaia di sostenitori ribolle altrettanta rabbia. Il dolore è comune.

Poteva accadere a chiunque, come Sarah ha scritto, perché durante la stagione venatoria nessun luogo si può considerare veramente sicuro. Lo dimostrano i colpi esplosi vicino le case, gli incidenti di caccia che non fanno che ripetersi, tragedie come queste.

Uma non c’è più, la sua vita è finita su un prato quando il cacciatore l’ha uccisa e dopo, codardamente, ha provato a scappare. L’uomo sarebbe stato fermato da alcuni testimoni.

Tantissimi hanno espresso vicinanza e solidarietà alla famiglia. Anche le associazioni animaliste hanno preso parola, denunciando nuovamente la pericolosità della caccia. Vogliamo giustizia per Uma, per un gesto che non può essere definito “incidente”.

Puoi firmare la petizione QUI.

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Fonte: Change.org

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