Canile abusivo degli orrori scoperto e denunciato a Gallipoli dalle guardie zoofile. Il soggetto che lo gestiva era già noto alle forze dell'ordine per segnalazioni di maltrattamenti sempre a danno degli animali
Una situazione terrificante è stata portata alla luce a Gallipoli, dove un uomo gestiva un canile abusivo all’interno della sua proprietà. In 10 box malmessi erano rinchiusi 20 cani in condizioni pietose, inzuppati d’acqua, tra gli escrementi, senza cibo a disposizione.
Così li hanno trovati le guardie zoofile dell’associazione ENPA. È stato il nucleo a eseguire l’intervento e a constatare il maltrattamento, avendo difficoltà anche a muoversi nella struttura illegale per la quantità di deiezioni presenti.
I cancelli erano inoltre arrugginiti e presentavano spuntoni pericolosi per l’incolumità dei cani. L’associazione si è costituita parte civile. Nelle ultime ore il Tribunale di Lecce ha condannato l’uomo per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura.
Non si sa da quanto tempo i cani venissero tenuti in questo modo terribile, ma il soggetto ha alle spalle altre segnalazioni sempre per maltrattamento di animali. Casi come questi vanno segnalati urgentemente perché, come è noto, non sono isolati nel nostro Paese.
Purtroppo queste realtà non sono sporadiche e solo una presenza costante della Polizia Locale e delle istituzioni sul territorio può far sì che emergano e vengano fermate. Noi come Protezione Animali continueremo sempre a denunciare affinché sentenza dopo sentenza sia sempre più chiaro che gli animali sono esseri senzienti che vanno protetti e tutelati” ha commentato Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa.
Le segnalazioni sono fondamentali per poter contrastare questi reati e aiutare gli animali, coloro che ci rimettono sempre.
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Fonte: ENPA
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