Una scena dell'orrore, quella in cui un uomo di 75 anni ha ucciso a picconate otto cuccioli randagi di pastore maremmano.
Una scena dell’orrore, quella in cui un uomo di 75 anni ha ucciso a picconate otto cuccioli randagi di pastore maremmano. Una violenza inaudita e immotivata nei confronti degli animali.
Lo hanno scoperto quando ormai era troppo tardi. Il piccone era ancora sporco di sangue, quello dei cuccioli nati da un pastore maremmano. Autore di questa atrocità, come dicevamo, un 75enne di Magliano Sabina che è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della compagnia di Poggio Mirteto.
I carabinieri avevano ricevuto una segnalazione al 112 che spiegava ciò che stava appunto succedendo. Il piccone è stato sequestrato ed era ancora sporco di sangue. Allo stato non sono ancora noti i motivi che hanno spinto l’uomo a un atto così violento , che ovviamente non ha alcuna giustificazione.
Purtroppo sempre più spesso documentiamo gesti atroci nei confronti degli animali, soprattutto randagi, la cui unica colpa a volte è quella di avvicinarsi alle case o alle fattorie in cerca di qualcosa da mangiare. Solo in Italia ci sono oltre i 500mila i randagi tra quelli abbandonati e quelli nati in libertà.
Ricordiamo che l’abbandono costituisce anche un reato, come stabilisce l’articolo 727 del codice penale che prevede l’arresto fino a un anno e una multa tra i 1000 e i 10000 euro. Eppure, anche se sembra un’impresa impossibile, se si considera che a livello globale i cani randagi sono ben 200 milioni, si può. Ad esempio l’Olanda ce l’ha fatta ed è il primo paese del mondo a non avere più cani chiusi nei canili o abbandonati in strada.
Ciò non toglie che domestici o randagi, gli animali vanno rispettati e non uccisi nel più atroce dei modi. Non dovrebbe neanche essere necessario dirlo…
Fonte: Carabinieri della compagnia di Poggio Mirteto
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