Giustizia per un cane ucciso a Olbia dopo essere stato travolto volontariamente da un lavoratore. L'uomo è stato identificato grazie alle telecamere di sicurezza e condannato a 3 anni di reclusione per il suo orribile gesto
Condannato a 3 anni di reclusione per aver ucciso un cane di proprietà. Accade in Sardegna, a Olbia, dove un soggetto è stato giudicato colpevole dal Tribunale di Tempio. I fatti risalgono ad anni fa, quando l’uomo si trovava alla guida di un veicolo aziendale durante l’orario di servizio.
Avrebbe inseguito il cane nel piazzale di un agriturismo, travolgendolo mortalmente secondo quanto diffuso da fonti locali. Per l’animale non c’è stato nulla da fare. Sarebbe morto agonizzante.
Sarebbe stata la proprietaria ad aver sporto denuncia con prove concrete. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso l’intera scena. Le immagini parlano chiaro.
Non si è trattato di un incidente, come sostenuto dall’imputato. L’uomo avrebbe agito intenzionalmente, consapevole di quanto stesse facendo e la sentenza ha dato ragione a chi lo ha accusato.
3 anni di carcere non valgono certo la vita di un cane, ma la pena inflitta è esemplare in un momento storico nel quale si chiede maggiore attenzione ai crimini a danno degli animali.
Il numero di episodi di maltrattamento e uccisioni di animali segnalati in tutta Italia è aumentato esponenzialmente nel corso degli anni. Inasprire le pene e condannare coloro che torturano, maltrattano e uccidono gli animali è più urgente che mai per fermare questa ondata di violenza, che fa realmente paura.
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