I proprietari dei cani tendono a sottovalutare l’ansia dei loro amici a quattro zampe quando si tratta di inquinamento acustico indoor
Un nuovo studio condotto da un’università della California ha dimostrato che i proprietari dei cani tendono a sottovalutare l’ansia dei loro amici a quattro zampe quando si tratta di inquinamento acustico indoor
I ricercatori dell’Università Davis della California hanno scoperto che molte persone non sono in grado di capire se il loro cane è stressato in presenza dei normali rumori domestici. Infatti, mentre è ormai appurato che rumori forti e improvvisi – come tuoni, fuochi d’artificio, allarmi – possono provocare ansia e sgomento nel cane, un nuovo studio dimostra ora che anche rumori più comuni e meno intensi, come per esempio la centrifuga della lavatrice o l’aspirapolvere, possono rappresentare una minaccia per la serenità del nostro cane.
Sappiamo che molti cani hanno una spiccata sensibilità ai rumori, ma finora abbiamo sottovalutato la loro paura in presenza di rumori considerati “normali” perché non siamo stati in grado di leggere fino in fondo il linguaggio del corpo dei nostri animali – spiega Emma Grigg, autrice dello studio. – La nostra ricerca ha dimostrato che rumori intermittenti e ad alta frequenza causano nei cani maggiore ansia rispetto a quelli continui e a frequenza più bassa, ma non è detto che anche questa seconda categoria di rumori non possa risultare problematica per i nostri animali.
(Leggi anche: Il rumore delle attività umane è devastante per capodogli, balene e delfini. Il report)
Se il cane si rannicchia, si nasconde o inizia a tremare, vuol dire che ha paura per qualcosa, ma esistono segnai anche più subdoli e nascosti con i quali il cane manifesta la propria ansia. Per esempio, l’animale può iniziare ad ansimare, a umettarsi il muso con la lingua, a irrigidirsi; alcune volte può rizzare le orecchie, oppure nascondere la testa sotto le zampe anteriori. Ecco perché i proprietari di animali domestici devono prestare particolare attenzione a ogni minimo cambiamento nel comportamento del cane. I ricercatori hanno condotto uno studio su 386 proprietari di cani, per analizzare le risposte dei loro animali ai rumori di casa: è emerso che gli umani non solo sottovalutano le paure dei loro amici a quattro zampe, ma addirittura reagiscono con divertimento piuttosto che con preoccupazione alle manifestazioni di spavento e ansia dei cani.
I cani hanno un udito molto più sensibile di quello umano, ecco perché alcuni suoni o rumori che a noi non preoccupano per i cani possono essere una vera e propria tortura. Ridurre al minimo l’esposizione degli animali a questi rumori (per esempio passando l’aspirapolvere solo quando il cane non è presente nella stanza, oppure chiudere la stanza dove è presente la lavatrice quando questa è in funzione) può rivelarsi la chiave per un maggiore benessere psicologico dei nostri animali.
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Fonte: Frontiers in Veterinary Science
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