Lupo e Nuvola, i pastori abruzzesi degli albergatori e simbolo di quello che era un angolo di paradiso tra le montagne, sono vivi. Un piccolo segno di speranza, mentre l’Italia è duramente colpita dalla tragedia di Farindola, dove in queste ore si continua a scavare per trovare qualche superstite sotto le macerie e la neve, dopo la violenta slavina che ha spostato di dieci metri l’hotel Rigopiano.
Lupo e Nuvola, i pastori abruzzesi degli albergatori e simbolo di quello che era un angolo di paradiso tra le montagne, sono vivi. Un piccolo segno di speranza, mentre l’Italia è duramente colpita dalla tragedia di Farindola, dove in queste ore si continua a scavare per trovare qualche superstite sotto le macerie e la neve, dopo la violenta slavina che ha spostato di dieci metri l’hotel Rigopiano.
C’è chi ipotizza che siano riusciti a salvarsi da soli, in contrada Farindola, Villa Cupoli, siano stati accolti e rifocillati da un abitante della zona, c’è chi parla di un salvataggio delle Forze dell’ordine, dalle quali però non arrivano notizie ufficiali.
Le dinamiche a questo punto poco importano, i due pastori sono vivi e la certezza è che anch’essi al momento della slavina si trovavano all’interno dell’hotel Rigopiano. Il loro ritrovamento forse riaccende la speranza di trovare ancora delle persone vive, mentre i cani da soccorso hanno fiutato degli odori. Le ultime notizie riportano di 5 persone che sarebbero vive sotto la valanga.
“Questo non può di certo colmare il vuoto e la distruzione che attraversa un paese in ginocchio ancora speranzoso, nell’attesa soltanto di notizie positive, me in prima persona. Ma questi due bellissimi cagnoloni, rivedendoli, di certo sono riusciti a farmi tornare a battere il cuore, almeno per qualche secondo, riportando la speranza”, scrive Martina Rossi.
Alla luce delle cellule fotoelettriche, si è scavato tutta la notte ma finora non ci sono buone notizie. Al momento sono tre i corpi estratti (chiaramente si tratta di numeri sempre in aggiornamento) e non è ancora chiaro il numero dei dispersi che alle prime ore della tragedia era intorno ai 22, adesso si parla anche di 30 o addirittura 34 persone tra clienti e dipendenti.
Dominella Trunfio