In Cina ci sono ‘gru’ pesca peluche il cui premio è… un cagnolino vero

Avete presente il classico gioco in cui si tenta di pescare un oggetto, dal classico peluche allo smartphone, manovrando un artiglio meccanico? In Cina, il premio è davvero al di sopra di ogni immaginazione: un cucciolo vero

Avete presente il classico gioco in cui si tenta di pescare un oggetto, dal classico peluche allo smartphone, manovrando un artiglio meccanico? In Cina, il premio è davvero al di sopra di ogni immaginazione: un cucciolo vero.

Sembra uno scherzo, ma purtroppo è tutto vero e a denunciarlo è stata la Peta. Un video, circolato su Twitter, ha mostrato tanti cagnolini rinchiusi dentro la macchina, aspettando che l’artiglio li afferrasse.

E chi ha il coraggio di giocare può aggiudicarsene uno da portare a casa. Non si sa molto altro sul filmato che ha già fatto discutere, scatenando l’indignazione a livello mondiale. Si pensa sia stato girato tra Cina e Giappone, anche se non è la prima volta che circolano video simili.

A condividere l’ultimo filmato, nei giorni scorsi, è stato il biologo Daniel Schneider che ha detto di aver visto simili “giochi” in cui i cuccioli terrorizzati vengono rinchiusi dentro box di plastica e sembrano guardare inorriditi mentre l’artiglio di metallo si abbassa verso di loro.

“Alcuni dei cuccioli in quel gioco sono reali” dice Schneider, secondo cui il video proverrebbe dalla Cina.

Nel filmato, si intravede un uomo chinarsi e sollevare uno dei cani ma non è chiaro se l’animale venga tirato fuori dalla macchina.

Anche se dovrebbe essere ovvio, la Peta ha sottolineato che gli animali non sono giocattoli. L’associazione ha invitato le autorità cinesi a esaminare immediatamente il video.

“Centinaia di persone sui social media sono rimaste scioccate dal video, con un gran numero che ha detto che è stato girato in Giappone, non in Cina. Gli animali non sono giocattoli usa e getta, e la PETA esorta le autorità cinesi a esaminare questo video con urgenza – se i cani sono reali, non è un innocuo gioco arcade, ma piuttosto una questione di vita o di morte. Gli animali vivi – tra cui aragoste, tartarughe e granchi – sono comunemente venduti in macchine simili in tutta la Cina” ha detto Elisa Allen, direttore di Animal Rights Group PETA

Secondo Allen, gli animali possono essere facilmente feriti e alcuni spesso devono sopportare una dolorosa morte per disidratazione o fame.

Già nel 2017 una tv cinese aveva raccontato di gatti veri usati come premi in simili macchinette:

gatti veri

Trattati come oggetti. Non abbiamo più parole…

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Francesca Mancuso

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