Detenuti educano cani “difficili” da adottare in un programma di (doppia) riabilitazione, i risultati sono incredibili

In un penitenziario del New Mexico detenuti e cani difficili lavorano insieme a educazione e socializzazione per una nuova vita (per tutti). Grazie al progetto, si riduce il rischio di recidiva dei reclusi e tanti cani hanno trovato adozione

Le attività che si possono organizzare nei penitenziari sono diverse, ma in un carcere del New Mexico meridionale è stato avviato un programma meraviglioso che coinvolge i detenuti e i cani che nessuno vuole. È il Peeps to Pups e dà a entrambi un’opportunità di riscatto.

A realizzarlo nell’istituto Las Cruces è l’associazione DAG SHIP RESCUE in collaborazione con gli agenti del Southern New Mexico Corrections Department. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 8 reclusi e di cani considerati “difficili” da adottare, che vengono socializzati e addestrati.

Sono tutti cani molto sensibili, timorosi, con traumi alle spalle e possono risultare ingestibili o troppo impegnativi per le future famiglie adottive. Lo scopo è aiutarli a superare le paure che si portano dietro, farli abituare al contatto umano e insegnare loro i comandi di base, come l’obbedienza, trucchetti, andare al guinzaglio e molto altro.

La vicinanza dei cani è a sua volta una terapia per i detenuti, che lavorano sulla propria crescita personale, si assumono la responsabilità di prendersi cura di un altro essere vivente, riscoprono compassione e sensibilità verso gli animali e le crudeltà di cui sono vittime.

Attraverso una relazione positiva con il cane e la cooperazione tra gli altri compagni, l’iniziativa mira a ridurre la recidiva dei detenuti favorendo il loro reinserimento nella società.

Il percorso è strutturato in un corso d’introduzione all’addestramento del cane, al termine del quale i detenuti addestrano i quattrozampe da soli per otto settimane. Dopodiché quattro detenuti sono promossi ad addestratori, gli altri quattro ad addestratori di riserva.

Durante l’addestramento, cani e detenuti interagiscono 24 ore su 24. I cani rimangono con i detenuti nelle celle offrendo loro affetto, conforto e un senso di sicurezza. Possono partecipare al programma i detenuti che hanno avuto una buona condotta per 6 mesi o per 1 anno mentre sono esclusi dal programma coloro che hanno alle spalle reati di abuso di animali o reati sessuali.

Finora i risultati sono stati molto promettenti. L’idea è piaciuta così tanto che alcuni detenuti hanno organizzato una raccolta fondi per coprire le spese e continuare ad addestrare i cani selezionati.

Tutti i cani che completano il programma di addestramento vengono promossi in una cerimonia e sono pronti per essere adottati. In tanti hanno già trovato una casa grazie all’associazione e al lavoro svolto in carcere.

Chi può dirlo, magari saranno proprio gli ex detenuti che hanno partecipato al Peeps to Pups a candidarsi alla loro adozione.

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Fonte: Deming Animal Guardians

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