Questi due cani sono diventati “assistenti sacrestani” di una storica abbazia dell’Inghilterra

Una abbazia inglese ha aperto le porte ai due labrador del suo capo sacrestano. Ora i cani accolgono i fedeli come parte del personale e trasmettono amore verso il prossimo e rispetto nella comunità

Chiunque visiti l’incantevole abbazia inglese di Tewkesbury non può non rimanere colpito dall’efficiente servizio del sacrestano e di tutto il personale, anche quello a quattro zampe. In questo luogo di culto con una storia quasi millenaria alle spalle due Labrador accolgono i fedeli.

Si chiamano Eric e Florence, hanno 9 e 10 anni e sono i cani del capo sacrestano Chris Skepper. In un momento particolare della sua vita, Skepper ha dovuto trovare uno spazio che potesse accogliere i suoi animali domestici per non lasciarli soli per ore e ore.

L’idea gli è venuta pensando proprio alla sua vocazione. Quale miglior rifugio dell’abbazia di Tewkesbury, dove i cani potevano fargli compagnia e fornire una certa assistenza mentre lui era impegnato a svolgere le funzioni religiose.

La proposta è stata presentata alla comunità di Tewkesbury, che ha accettato di buon grado di accogliere questi due nuovi “apprendisti sacrestani” per un periodo di tempo limitato inizialmente.

Tre settimane per metterli alla prova e valutare che con la loro presenza non disturbassero le liturgie o distogliessero fedeli e visitatori. Non solo Eric e Florence si sono comportati benissimo, ma hanno coinvolto positivamente la comunità religiosa, trasmettendo allergia.

Da allora, sono entrati a far parte della squadra. Oggi indossano anche un tesserino identificativo.

I due Labrador sono educatissimi e mansueti. Ogni volta che si “recano a lavoro” scodinzolano felici, indice che amano molto il posto verso il quale si dirigono. Durante il servizio, aspettano distesi su un comodo tappetino per poi fare le feste a chi li chiama per una carezza.

In un certo senso, Eric e Florence sono anche cani da terapia e i benefici apportati sono realmente tantissimi. Da quando fanno visita all’abbazia martedì, mercoledì, giovedì e due domeniche al mese, hanno avvicinato molti più volti alla preghiera. 

La presenza di un cane in chiesa, considerata da alcuni sacerdoti un oltraggio, non può che compiere un’importante opera di sensibilizzazione, combattendo i pregiudizi e infondendo amore e rispetto per ogni essere del creato.

Questo era il messaggio di San Francesco d’Assisi, un appello di empatia che vorremmo trovasse applicazione nel quotidiano in ogni chiesa.

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Fonte: Tewkesbury Abbey/Facebook

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