Uccise a calci la cagnolina Liù: condannato, ma dovrà solo pagare 20 mila euro di multa

Ha ucciso una cagnolina a calci. Adesso è arrivata la decisione: l'uomo è stato condannato al pagamento di una multa di 20mila euro

Ha ucciso una cagnolina a calci. Oggi, dopo 3 anni da quel terribile gesto, l’uomo è stato condannato al pagamento di una multa di 20mila euro. Arrivato il verdetto dei giudici, che infligge solo una sanzione pecuniaria al colpevole.

Una vicenda iniziata esattamente tre anni fa, a maggio del 2018, quando un testimone ha raccontato e denunciato ai carabinieri di Piacenza che aveva visto un uomo prendere ripetutamente a calci la cucciola, di appena quattro chili e mezzo di peso, lungo la pista ciclabile di via Penitenti, nel quartiere Farnesiana, mentre la stava portando a passeggio.

Da lì sono partite le indagini che hanno portato il pubblico ministero a  disporre un’autopsia sul corpo dell’animale, rimasto ucciso. L’autopsia, svolta presso l’Istituto zooprofilattico di Gariga di Podenzano, ha rivelato che la morte di Liù era riconducibile a uno

shock emorragico da emotorace verosimilmente di natura traumatico, compatibile con i calci a livello di costato.

Adesso è arrivata la sentenza. L’uomo è stato ritenuto colpevole (ai sensi dell’art. 544 bis del Codice penale) ed è stato condannato a una multa di 20 mila euro per avere ucciso a calci Liù. Inoltre, il Tribunale monocratico di Piacenza ha disposto anche un risarcimento di 3 mila euro nei confronti dell’Oipa, che si è costituita parte civile, e il pagamento delle spese processuali pari a 3.400 euro.

Queste le parole di Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa:

I reati contro gli animali sono puniti con pene troppo esigue e nessuno finisce in carcere, neanche per i casi più gravi: le sanzioni vanno inasprite, affinché siano un vero deterrente contro il loro maltrattamento. Chiediamo alla politica di accelerare sulla riforma chiesta anche dalle associazioni. Occorre un giro di vite contro i reati che riguardano gli animali attraverso il disegno di legge in discussione nella Commissione Giustizia del Senato, che modifica le norme penali e civili in materia di tutela degli animali. Il fenomeno del maltrattamento degli animali resta preoccupante: le nostre guardie zoofile ricevono continuamente segnalazioni di maltrattamento, soprattutto per la cattiva detenzione. È tempo di adeguare la legislazione all’esigenza di una maggiore equità e rispetto nei confronti di quelli che già il Trattato di Lisbona del 2007 riconosce come “esseri senzienti”.

Fonte di riferimento: Oipa

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