Da anni sono abituati a lavorare insieme per salvare vite umane durante disastri e catastrofi naturali, ad Amatrice però l’infermiere Carlo Grossi e il suo cane Laga, si sono ritrovati a condividere la stessa tragedia.
Da anni sono abituati a lavorare insieme per salvare vite umane durante disastri e catastrofi naturali, ad Amatrice però l’infermiere Carlo Grossi e il suo cane Laga, si sono ritrovati a condividere la stessa tragedia.
La notte del 24 agosto, quando la vita degli abitanti di alcune zone del centro Italia è stata sconvolta da un terribile terremoto, Carlo e Laga erano assieme, disperati perché non riuscivano a trovare più la loro famiglia finita sotto le macerie.
Mentre Laga fiutava, Carlo le stava accanto riponendo in lei tutte le speranze di ritrovare ancora in vita l’ex moglie e i due figli Franco e Anna. Il cane era riuscito a indicare il punto esatto e assieme hanno salvato l’ex moglie ma non i due figli, i cui corpi giacevano inermi tra polvere e calcinacci.
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“Il primo corpo che ho trovato, prosegue, dopo aver soccorso la mia ex moglie, è stato quello di mia figlia Anna, ho visto la sua treccia. Poi abbiamo continuato e ho scorto una gamba, quella di Franco. Era nella posizione come dormiva abitualmente, pancia in giù, con le braccia aperte, aggrappato al materasso. Anna e Franco non si sono accorti di nulla, il terremoto me li ha portati via nel sonno e non ho potuto fare nulla per loro”, dice Carlo.
Un dolore immenso quello di Carlo che non gli ha però impedito di continuare, assieme a Laga, a salvare altre vite umane, per evitare la sua stessa sorte ad altri padri, madri e figli.
Da 34 anni, infatti, Carlo lavora come infermiere all’Ospedale Grifoni di Amatrice e con Laga, cane molecolare addestrato nella ricerca di persone, hanno aiutato tantissime persone. Dopo il divorzio, l’uomo si era trasferito in un altro paese vicino ad Amatrice, portando con sé il suo amico a quattro zampe.
Il giorno del terremoto aveva provato a chiamare più volte la sua famiglia al cellulare, ma non avendo ricevuto risposta si era fiondato ad Amatrice cercando tra ciò che era rimasto della loro casa.
Laga aveva subito intercettato un odore familiare, riuscendo a rintracciare l’ ex moglie e la figlia di Carlo: la prima gravemente ferita, la seconda senza vita.
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Mancava però ancora qualcuno all’appello, il figlio maggiore dell’infermiere. Laga aveva continuato a cercare agitandosi e abbaiando in un posto parecchio lontano da dove erano state ritrovate le due donne. Aiutati anche da un altro cane molecolare hanno rintracciato anche l’ultimo componente della famiglia, ma senza vita.
Una storia straziante che ci mostra ancora una volta, come gli animali percepiscono e vivono con noi, le nostre emozioni.
Dominella Trunfio