E’ già stato ribattezzato come il cane orso per via del suo simpatico aspetto: nel colore e nella forma del muso ricorda tanto un piccolo grizzly, ma ciò che colpisce di più è il fatto che questo cagnolino è così spaventato da non riuscire a trovare una casa.
È già stato ribattezzato come il cane orso per via del suo simpatico aspetto: nel colore e nella forma del muso ricorda tanto un piccolo grizzly, ma ciò che colpisce di più è il fatto che questo cagnolino è così spaventato da non riuscire a trovare una casa.
Nella città di Chelyabinsk in Russia da qualche tempo vive in un rifugio Medvebaka, che significa appunto cane orso, un amico a quattro zampe salvato dalla strada dopo diversi avvistamenti. Il randagio che come dicevamo nell’aspetto assomiglia a un orso, non è l’incrocio di nessun essere strano, ma secondo i veterinari, è probabilmente il frutto dell’unione di un Chow Chow e di un altro cane dal muso lungo.
Nel corpo dal pelo folto, infatti, Medvebaka ricorda molto questa razza cinese e anche nel colore blu della lingua. Se sia nato da un esperimento fatto da un allevatore senza scrupoli o sia semplicemente il cucciolo di due randagi, non è ancora stato definito. Quel che è certo, vista la diffidenza dell’animale, è che la sua vita non è stata facile.
Partiamo dall’inizio. Dopo vari avvistamenti, alcuni abitanti di un quartiere russo per salvarlo dal freddo, dal gelo e dalla fame, avevano tentato di avvicinarsi al cane orso che sarebbe stato abbandonato dai precedenti proprietari, commercianti al mercato di Chelyabinsk.
Probabilmente maltrattato e poi lasciato in strada (forse perché ‘non perfetto’ o di razza pura), il cane ha sviluppato una forte diffidenza nei confronti dell’uomo, ma anche degli altri simili. Secondo Polina Kefer, la volontaria del rifugio per animali di Nash Dom:
“Il cane vive un forte stress. Cerchiamo una famiglia veramente esperta per lui, ma non l’abbiamo ancora trovata. Tempo fa, era stato adottato, ma è stato riportato indietro dopo pochi giorni”, spiega la volontaria.
Medvebaka a causa del suo passato turbolento non socializza, tende a mordere e non si lascia avvicinare, anche adesso sta isolato e non mostra alcun interesse nel farsi degli amici.
“Abbiamo fatto tanti tentativi, ma per adesso tutto è stato vano. Probabilmente ci vorranno mesi per aiutarlo a fidarsi di nuovo delle persone”, continua Kefer.
L’obiettivo quindi rimane quello di trovare una casa per il piccolo cane orso e fargli ritrovare un po’ di fiducia.
Dominella Trunfio
Foto: Polina Kefer