Francesca Capozzi Una cagnolina di piccola taglia è stata recuperata dalla Polizia di Stato mentre vagava su una strada di grande comunicazione altamente trafficata. La piccola è stata portata in canile. Grazie al controllo del microchip si è potuto rintracciare la famiglia
@Questura di Firenze/Facebook
Vagava impaurita sulla Fi-Pi-Li, la strada di grande comunicazione toscana che collega Firenze – Pisa – Livorno quando alcuni automobilisti hanno notato la sua presenza: un cane di piccola taglia visibilmente disorientato si aggirava sulla strada trafficata con il rischio di essere investito e provocare un incidente.
Allertate le Forze dell’Ordine gli agenti della Polizia di Stato si sono coordinati con una pattuglia della Polizia stradale di Empoli per trovare la piccola. La cagnolina, presumibilmente di razza Pinscher, è stata intravista lungo la carreggiata Pisa/Livorno.
I poliziotti hanno così rallentato il traffico in arrivo per recuperare in sicurezza l’animale. Senza troppe difficoltà la cagnolina è stata messa in salvo e si è lasciata andare tra le braccia di un agente, che la tranquillizzava accarezzandola.
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La circolazione è ripresa senza problemi e la cagnolina è stata affidata al canile municipale di Empoli. Come da prassi addetti e volontari hanno controllato se avesse o meno il microchip, sperando si trattasse di uno smarrimento e non di un abbandono.
La cagnolina era infatti chippata e la sua famiglia si è subito recata a prenderla. Si era smarrita giorni fa e grazie alle segnalazioni e all’intervento della Polizia è salva quasi per miracolo. Come non era difficile immaginare, essendo un cane di razza, la piccola aveva già avuto molte possibili richieste di adozione.
L’associazione che collabora con il canile municipale di Empoli ha ringraziato perciò tutto il web per il grande interesse e ha ricordato che in canile vi sono tanti, ma davvero tanti cuccioli e cani adulti che per quanto non siano di razza sanno amare alla stessa maniera. Anche loro aspettano una famiglia e cercano disperatamente una casa.
Fonte: Questura di Firenze/Facebook
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