Allarme in tutta Italia per i bocconi avvelenati lanciati in parchi e giardini e che stanno uccidendo cani randagi e domestici
Un cucciolo di Akita è morto dopo atroci sofferenze dopo aver ingoiato un boccone avvelenato durante una normale passeggiata lungo una pista ciclabile a Sarezzo, nel bresciano. Aveva solo sei mesi e, purtroppo, la corsa dal veterinario non è stata sufficiente a salvargli la vita.
Solo un mese prima, una femmina di Labrador è morta in modo identico dopo giorni di agonia, a causa di un boccone avvelenato trovato nello stesso comune, sempre lungo la ciclabile.
Sfortunatamente non si tratta di casi isolati. Nel parco Teodorico di Ravenna, ad esempio, posizionare esche per uccidere i cani sembra prassi comune. L’ultimo avvelenamento è stato denunciato la scorsa settimana, quando una cagnolina ha trovato una polpetta contenente un lumachicida. In questo caso la cucciola, portata d’urgenza dal veterinario, si è salvata, ma il ritrovamento continuo di bocconi avvelenati ha portato i cittadini a chiedere l’installazione di telecamere come deterrente verso chi lascia esche con il chiaro intento di uccidere i cani del quartiere.
L’allarme esche avvelenate è stato lanciato anche in Friuli, dove i cittadini hanno segnalato sul gruppo Facebook “Sei di Tarcento se…” la presenza di biscotti avvelenati in diversi comuni, tra cui Tarcento e Moggio Udinese, raccomandando di prestare la massima attenzione.
A Vigonza, in provincia di Padova, un pastore tedesco è stato addirittura avvelenato nel suo giardino, lanciando durante la notte alcuni bocconi avvelenati direttamente nella proprietà.
Il povero cane è morto da solo, probabilmente dopo una lunga agonia, ed è stato ritrovato dai suoi amici umani solo al mattino successivo, ormai privo di vita. Non è chiaro se i delinquenti volessero uccidere il cane perché fonte di disturbo o se lo abbiano eliminato per poter effettuare furti nei prossimi giorni in tranquillità.
La situazione è poi drammatica a Belpasso, città metropolitana di Catania, dove lo scorso sabato molti cani randagi sono morti avvelenati in poche ore. A sterminare un branco di circa 15 animali sono stati i bocconi avvelenati, probabilmente per sbarazzarsi dei cani nel modo più rapido (e terribile).
“Ho saputo della presenza di un cane agonizzante attraverso un post di Facebook e sono corsa subito sul posto. A quel punto abbiamo fatto un giro nella zona e abbiamo trovato altri cani morti. Ho chiamato i vigili urbani e i carabinieri. Sono servite più e più telefonate per fare arrivare qualcuno. Ma le carcasse degli animali sono state lasciate lì. E il cane agonizzante ieri sera lo abbiamo trovato deceduto. Non ce l’ha fatta”, ha raccontato a Live Sicilia Cinzia Calabrese, presidente dell’Associazione Anta Onlus.
https://www.facebook.com/cuoreaquattrozampe2/posts/10157810283254373
Il caso potrebbe trasformarsi in un’emergenza anche sanitaria e Calabrese ha già annunciato che verrà presentato un esposto per chiedere la bonifica della zona e l’avvio delle indagini per identificare i responsabili.
La lista potrebbe essere infinita: i cani sembrano essere presi di mira in tutta Italia e cresce la paura dei proprietari. Nell’attesa che le amministrazioni locali intervengano a risolvere il problema, l’unica strategia è quella di prestare molta attenzione quando si va a spasso con il proprio amico a quattro zampe, tenendolo sempre al guinzaglio ed educandolo a non raccogliere cibo da terra.
Fonti di riferimento: Udine Today/Ravenna WebTV/Il Gazzettino/Live Sicilia/Brescia Today/
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