Un cane di razza Beagle è stato avvelenato con delle esche per topi in provincia di Lecco. I proprietari mettono una taglia di 50.000 euro per trovare il colpevole e denunciarlo
Si chiamava Snoopy e aveva 13 anni il Beagle avvelenato nei giorni scorsi a Colico, in provincia di Lecco. Morto per colpa di alcune esche per topi, gettate da un soggetto non ancora identificato. A denunciarlo il suo proprietario e compagno di avventure Andrea Combi, che ha condiviso una foto del suo migliore amico a quattro zampe.
Le esche sarebbero state lanciate nel giardino della proprietà, a cui il cane aveva accesso. E così sarebbe avvenuta la tragedia.
Inutile la corsa dal veterinario per tentare di salvare Snoopy. Per il Beagle non c’è stato purtroppo nulla da fare. Resta il dolore e la rabbia del non sapere chi abbia ucciso il loro adorato cane.
Proprio per questo motivo la famiglia Combi ha deciso di offrire una lauta ricompensa a chi l’aiuterà a identificare il colpevole e fare giustizia. 50.000 è la cifra messa a disposizione. L’uccisione di animali è vietata dall’art. 544-bis del Codice Penale, così come lo spargimento di esche avvelenate è proibito dalle normative.
Ciao mio grande amico!!! Grazie per la splendida compagnia di questi tredici anni passati insieme!! Sicuramente un giorno ci ritroveremo per tante camminate e tante corse nei prati e nei boschi….Ti auguro e ti meriti un paradiso pieno di bresaole, ha scritto Andrea Combi, salutando virtualmente il suo Snoopy.
La famiglia spera in una punizione esemplare per chi si è macchiato la coscienza di sangue con questo vile gesto. È assurdo perdere il proprio animale domestico in questo modo. Oltre alle esche per topi, purtroppo proprio di recente su internet sono comparsi prodotti per avvelenare cani e gatti randagi. (Leggi anche: Repellenti e prodotti avvelenati per uccidere cani e gatti randagi in vendita su internet)
Fonte: Andrea Combi/Facebook
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