Allevatori protestano a Seoul contro il divieto di carne di cane, tra le strade anche camion con animali destinati al macello

Almeno 200 allevatori si sono dati appuntamento a Seoul per protestare contro il divieto di carne di cane in Corea del Sud. Gli allevatori contestano le disposizioni, ritenute un attacco alla cultura del Paese e una presa di posizione che non rispecchia la volontà dei cittadini (ma non è proprio così)

Sono centinaia gli agricoltori e gli allevatori che hanno invaso le strade di Seoul per urlare il proprio disappunto al disegno di legge che vieterà la carne di cane in Corea del Sud.

La decisione, celebrata dagli animalisti e dalle organizzazioni di tutela animale come una pietra miliare, ha irritato profondamente tutti coloro che sono operativi in questo settore e che sono stati esclusi dalla discussione. Almeno 200 le voci fuori dal coro.

Sebbene il governo del presidente Yoon Suk Yeol abbia previsto risarcimenti per eliminare gradualmente l’attività e chiudere i battenti dell’industria della carne di cane, gli allevatori considerano il provvedimento un abbandono delle tradizioni, un attacco diretto alla cultura del Paese.

Le critiche sono rivolte anche (e specialmente) alla first lady Kim Keon-hee, che in piena campagna elettorale aveva promesso al popolo di mettere al bando la carne di cane.

Proteste e cortei hanno segnato la giornata dello scorso 30 novembre. Nei camion anche tanti poveri cani portati in piazza come zimbelli, con la minaccia di liberarli sul posto. Anche loro finiranno al macello. Gli animali erano tenuti in minuscole gabbie metalliche, nascosti sotto coperte. I loro sguardi rassegnati sono un pugno nello stomaco.

Non sono mancati gli scontri tra i manifestanti e poliziotti, che per proteggere gli uffici governativi hanno realizzato una barricata. Alcuni allevatori sarebbero stati portati in caserma mentre gli agenti hanno controllato il carico di animali.

Attualmente fino a un milione di cani vengono allevati e macellati per le loro carni ogni anno in Corea del Sud. La carne di cane continua a essere consumata dalle famiglie e dalla clientela dei ristoranti nonostante le campagne d’informazione e sensibilizzazione da parte di associazioni e attivisti.

Vietare questo barbarico commercio non sarà semplice, ma la Corea del Sud ci sta provando. La volontà è allinearsi alla politica di altri Stati che hanno già detto addio alla carne di cane.

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Fonte: Chosun

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