Dal 31 dicembre 2023 la razza canina American XL Bully è stata messa al bando nel Regno Unito, cosa comporterà il provvedimento per i proprietari di questi cani e per gli animali "colpevoli" di appartenere a uno standard ritenuto pericoloso? Una mossa avventata e con conseguenze allarmanti
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Corpo muscoloso e possente, grande forza, carattere fiero, leale e amichevole rendono l’American XL Bully un ottimo compagno di vita, ma non nel Regno Unito, dove la razza è finita nella lista nera dei cani potenzialmente problematici e pericolosi.
A seguito di attacchi registrati di cani di questo tipo, dal 31 dicembre 2023 il Governo britannico ha deciso di mettere al bando il molossoide con una serie di rigidissime restrizioni per i loro detentori. Ma dai primi mesi del nuovo anno la situazione si complica ancor di più.
Dal 1° febbraio 2024 possedere un XL Bully sarà considerato illegale in UK, salvo esenzioni. Questo perché il cane identificato come XL Bully è ora presente nell’elenco del Dangerous Dogs Act. Ma cosa implica il divieto, a quali conseguenze dovranno andare incontro i proprietari di American XL Bully? E gli animali?
Cosa prevede la legge
Il Governo del Regno Unito ha stabilito che dal 31 dicembre 2023 allevare, vendere, pubblicizzare, abbandonare e permettere così il randagismo di un cane XL Bully è contro la legge.
Tutti coloro che posseggono già un cane di questa razza così come veterinari e organizzazioni in difesa degli animali devono recepire il divieto e adeguarsi alle nuove norme nei tempi stabiliti.
Per le famiglie che hanno adottato un American XL Bully ciò significa tenere il proprio cane al guinzaglio e con museruola in pubblico dal 31 dicembre al 1° febbraio, quando le cose cambieranno. Da questo mese in poi i proprietari di cani XL Bully avranno due scelte:
- richiedere il certificato di esenzione: per ottenere il certificato di esenzione sarà obbligatorio stipulare una polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi e rinnovarla per tutta la durata della vita del cane, sterilizzare l’animale entro giugno o dicembre 2024 se ha meno di un anno, pagare la tassa di 92,40 sterline per esemplare e fare domanda per il certificato. La documentazione va portata sempre con sé ed esibita nei controlli effettuati dalla polizia. Il cane deve essere inoltre microchippato
- sopprimere il cane: il Governo stanzierà fondi offrendo un contributo di 200 sterline ai proprietari di American XL Bully che opteranno per l’eutanasia
Come riconoscere un American XL Bully
Il divieto è valido solamente per i cani American XL Bully o razze incrociate che soddisfino queste caratteristiche:
- altezza al garrese di 51 cm per i maschi e 48 cm per le femmine
- testa grande e larga, stop pari a circa 1/3 della lunghezza dallo stop alla nuca con muso squadrato o leggermente squadrato, muscoli delle guance prominenti con mascelle forti e ben definite e labbra semichiuse, possibili rughe sul muso e naso grande con narici aperte
- collo muscoloso e leggermente arcuato
- corpo molto muscoloso e squadrato con torace ampio e profondo con costole ben cerchiate
- zampe anteriori dritte, forti e molto possenti, cosce ben sviluppate con muscolatura spessa
- coda di media lunghezza e attaccatura bassa che si assottiglia
Le autorità inglesi hanno fornito anche alcune immagini indicative dell’aspetto di un American XL Bully specificando, tuttavia, che i cani XL Bully e simil XL Bully non devono necessariamente assomigliare a questi in foto per essere considerati tali.
Cosa dicono le associazioni animaliste?
Durissima la reazione da parte delle organizzazioni di tutela animale britanniche e dei centri che si occupano proprio del recupero e della riabilitazione di cani di tipo Bull abbandonati o maltrattati.
La RSPCA del Northamptonshire sostiene, ad esempio, che il Governo abbia introdotto la norma troppo alla leggera, senza riflettere su cosa questa comporterà realmente per i cani e per le loro famiglie. L’associazione è inoltre dell’idea che non è questo il modo di proteggere la società dagli attacchi dei cani.
Non tutti i cittadini credono poi sia giusto etichettare un’intera razza canina come un “rischio per la comunità” e condannarla in via diretta. Anche il fatto che pochi centimetri di altezza distinguano un cane tranquillo da uno pericoloso è incommentabile.
La soluzione non dovrebbe essere vietare una razza oppure un’altra nei confini di un Paese, ma soffermarsi sui singoli casi e offrire ai detentori di questi cani gli strumenti per gestire correttamente i loro animali.
Cosa accadrà ai cani XL Bully dei canili?
C’è grandissima preoccupazione per gli American XL Bully che si trovano nei canili e nei rifugi del Regno Unito. Prima della fine dell’anno vi era stata una faticosissima corsa contro il tempo per cercare di trovare casa a quanti più XL Bully possibili, ma non sempre ci si è riusciti.
Proprio loro che hanno bisogno di una maggiore protezione rischierebbero la vita. È infatti probabile, se non quasi sicuro, che senza un proprietario che voglia occuparsi di loro e chiedere l’esenzione si intenda proceda con la soppressione di esemplari di questa razza.
Scontato dire quanto tutto ciò sia assurdo e moralmente ingiusto. Ci spezza il cuore il pensiero che saranno cani docili, innocui e che mai hanno creato problemi a pagare il prezzo più alto di tutti.
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Fonti: Gov.uk – Deframedia.gov.uk
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