Ami i cani? Ti svelo l’antica e misteriosa simbologia del migliore amico dell’uomo

Associato alla fedeltà ma anche all'oltretomba, il cane cela numerosi significati simbolici, alcuni più scontati, altri decisamente insoliti e misteriosi

I Celti credevano che i cani fossero legati alla medicina, alla caccia e alla morte, ritenendo addirittura che alcune patologie si potessero guarire applicando saliva di cane. Se il legame con la caccia pare ovvio, visto che i cani venivano largamente impiegati per inseguire le prede, l’associazione con la morte si deve alla presenza di numerosi cani nell’aldilà. Lo stesso dio degli inferi, Arawn, era accompagnato da una muta di cani bianchi con orecchie rosse, spiega “Simboli sacri” di Robert Adkinson. Addentriamoci quindi nell’antica e misteriosa simbologia del migliore amico dell’uomo.

Cane e Inferi

Il cane è da sempre considerato uno psicopompo, una figura che svolge la funzione di accompagnare le anime dei morti nell’oltretomba, collegata quindi agli Inferi.

Basti pensare al Cerbero degli Antichi Greci, mostruoso cane a tre teste che faceva la guardia all’ingresso degli Inferi, per non parlare dell’egiziano Anubi, dio dalla forma di canide, o degli inugami della mitologia giapponese, una classe di shikigami dall’aspetto di cane.

Anche nella mitologia mesoamericana troviamo i cani, spesso raffigurati nelle scene dell’oltretomba di epoca Maya, presenti anche presso gli Aztechi, dove il dio Xolotl era raffigurato sotto forma di cane mostruoso.

Cane, fedele amico dell’uomo

Da un lato la morte e un aspetto mostruoso, dall’altro la fama di fedelissimo amico dell’uomo. Una fama già presente all’epoca dei romani, quando Plinio affermava che cane e cavallo fossero gli animali più fedeli all’uomo.

Anche nelle lapidi medievali il cane esprime fedeltà, spiega Claudio Roghi in “Il Cane accompagna l’uomo dal Neolitico ad oggi“, come ben dimostra l’opera di Jacopo della Quercia per la Tomba di Ilaria del Carretto, dove il cane si accuccia ai piedi di Ilaria con sguardo malinconico rivolto al padrone.

Ritroviamo la simbologia di fedeltà anche nei ritratti di coniugi dove il cane rappresenta la fedeltà coniugale: ne è un esempio l’opera di Jan van Eyck del 1434 dedicata ai coniugi Arnolfini.

Cane come animale totem

Le persone che hanno il cane come animale totem, secondo quanto riporta il sito “What is my spirit animal”, riescono a dare e ricevere tenerezza in modo spontaneo. Sono inoltre individui che non hanno bisogno di stare continuamente sotto i riflettori ma che possono benissimo agire dietro le quinte, posizione che gli consente di avere una visione d’insieme più chiara.

Il cane come animale totem simboleggia inoltre la capacità di dedicarsi a un percorso spirituale o a un’etica personale e non tollera le meschinità.

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