A partire da questo mese sarà disponibile nel nostro Paese il vaccino contro la Leishmaniosi, malattia che, nella sua forma animale, può colpire i nostri amici a quattro zampe, provocando sintomi fastidiosi, fino a condurli alla morte. Per prevenire la Leishmaniosi si era potuto agire finora tramite l’impiego di antiparassitari. Non sappiamo ancora se il vaccino possa essere la migliore soluzione per arginare il diffondersi dei parassiti portatori della malattia, ma pare che esso sia in grado di ridurre gli effetti della stessa a livello individuale. Secondo le statistiche, un cane su tre colpito da Leishmaniosi sarebbe condannato a morte certa.
A partire da questo mese sarà disponibile nel nostro Paese il vaccino contro la Leishmaniosi, malattia che, nella sua forma animale, può colpire i nostri amici a quattro zampe, provocando sintomi fastidiosi, fino a condurli alla morte. Per prevenire la Leishmaniosi si era potuto agire finora tramite l’impiego di antiparassitari. Non sappiamo ancora se il vaccino possa essere la migliore soluzione per arginare il diffondersi dei parassiti portatori della malattia, ma pare che esso sia in grado di ridurre gli effetti della stessa a livello individuale. Secondo le statistiche, un cane su tre colpito da Leishmaniosi sarebbe condannato a morte certa.
Per quanto riguarda il vaccino, esso porta il nome di CaniLeish® ed è distribuito dalla Virbac, azienda francese impegnata nella protezione della salute animale. Sarà necessario somministrare il vaccino in tre dosi separate, a distanza di tre settimane l’una dall’altra, tramite inoculazioni sottocutanee. In seguito sarà necessario eseguire un richiamo a cadenza annuale, poiché la protezione dalla malattia avrà effetto per i dodici mesi successivi al momento della vaccinazione, che dovrà essere dunque eseguita regolarmente.
Il vaccino può essere somministrato a tutti i cani di età superiore ai sei mesi che siano risultati negativi al test preventivo. Ogni cane vaccinato sarà protetto dal rischio di sviluppare la forma attiva della malattia, che purtroppo può essere letale. La vaccinazione non è indicata nel caso il vostro cane abbia già contratto la malattia, poiché l’efficacia in casi analoghi non è ancora stata provata. La Leishmaniosi viene trasmessa, tramite puntura, dal parassita Phlebotomus papatasi, comunemente noto come pappatacio. Esso è diffuso in tutto il mondo, in prevalenza in zone umide e costiere, come quelle mediterranee.
Nessuna zona della nostra penisola, in base ai casi di malattia riscontrati, può essere ritenuta al riparo dalla diffusione dei pappataci portatori della Leishmaniosi, nemmeno l’Italia settentrionale, che per lungo tempo era stata considerata immune ad essa. I sintomi della malattia possono essere particolarmente gravi e possono manifestarsi anche mesi dopo l’avvenuta infezione. Essi possono riguardare sia gli organi interni che i tessuti cutanei del cane. La sintomatologia interna, spesso quasi invisibile, può essere difficilmente rilevata da padroni non esperti, che possono invece porre attenzione ai segnali esteriori.
Tra i sintomi più comuni vi sono: perdita del pelo, rapida perdita di peso, dermatite, crescita rapida delle unghie, epistassi e lesioni della mucosa orale, che possono provocare sanguinamento, o delle orecchie. Purtroppo vi possono essere anche lesioni agli organi interni, con particolare riferimento ai reni, oltre alla comparsa di dolori articolari alle zampe ed alla schiena e di lesioni oculari. A seguito della vaccinazione potrebbero comparire alcuni sintomi, destinati a scomparire nel giro di una decina di giorni. Tra di essi potrebbero esservi: arrossamenti, gonfiori, irritazioni, formazione di noduli dolorosi, disturbi della digestione ed aumento della temperatura corporea.
Marta Albè