Cani “annusa-tumori” per diagnosticare il cancro alla prostata dalle urine

I cani sentinelle potranno aiutare nella diagnosi dei tumori alla prostata. Partito il nuovo progetto

I cani potranno affiancare i medici nella diagnosi del tumore alla prostata. Che i nostri amici a quattro zampe siano fidati e premurosi, è fuor di dubbio. Che siano addirittura salutari è l’ottima notizia di oggi.

Uno studio italiano, presentato nel corso del 19esimo Congresso nazionale degli urologi in corso a Genova, chiederà dunque aiuto ai cani, che sentiranno letteralmente l’odore del tumore. Il progetto, condotto da Gianluigi Taverna dell’Istituto clinico Humanitas, in collaborazione con il Tenente Colonnello Lorenzo Tidu, del Centro militare veterinario dell’Esercito e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa, è stato avviato in questi giorni e avrà una durata di tre anni.

Non si tratta di una novità assoluta. Già all’inizio del 2012 in Italia si parlava di cani sentinelle, che grazie ai 220 milioni di recettori olfattivi contro i nostri miseri 5 milioni, sono in grado di sentire più di quanto l’uomo possa immaginare. L’acuto olfatto dei cani infatti, oltre a trovare persone scomparse, droghe, tartufi e a fiutare il pericolo, è in grado di sentire la ‘puzza’ di eventuali cellule tumorali. Capacità ovviamente preclusa all’uomo.

In cosa consiste il progetto? Oggi i ricercatori e i veterinari stanno addestrando due esemplari di pastore tedesco e pastore belga, insegnando loro a riconoscere l’urina dei pazienti affetti da tumore alla prostata. Il progetto poi passerà alla seconda fase, quando i due neo-dottori a quattro zampe dovranno saper riconoscere la differenza tra soggetti sani e malati.

Ciò significa che attraverso un addestramento mirato e basato su sistemi a rinforzo positivo, i cani dovrebbero essere capaci di individuare tramite l’olfatto i campioni urinari di soggetti affetti da tumore prostatico e segnalarli all’addestratore e al tempo stesso dovranno ignorare i campioni di controllo, ossia quelli provenienti da soggetti sani.

Non solo tumori. I nostri fidati amici potrebbero anche essere in gradi di fiutare diverse patologie metaboliche come diabete, morbo di Addison e narcolessia.

Francesca Mancuso

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